Sondaggio, cala la Lega e cresce FdI. La maggioranza degli italiani: elezioni subito
25 Ago 2019 10:40 - di Redazione
Parallele alle consultazioni tra i big della politica in cerca di una quadra per risolvere la crisi di governo in pieno corso di svolgimento, ci sono le indagini demoscopiche che provano a fare il punto su quelle che sono le indicazioni e i desiderata degli elettori. Ebbene, a tal proposito il sondaggio Winpoll-Sole24ore, pubblicato oggi dal quotidiano, sulle intenzioni di voto degli italiani prova a stigmatizzare una situazione in continua evoluzione che, tra la rivolta della base grillina contro un accordo 5S-Pd e il malcontento dello zoccolo duro dell’elettorato dem in vista dell’inciucio con i pentastellati, infierisce anche sulla Lega, registrata in lieve calo. L’unico partito che il sondaggio evidenzia in quanto ripagato dalla fiducia degli elettori per lealtà e coerenza è Fratelli d’Italia. e allroa, venendo ai numeri, secondo il sondaggio la Lega scivola dalla stima del 38,9% del 30 luglio, all’attuale 33,7%, il Pd racimola uno 0,7 in più, passando dal 23,3 al 24. In risalita anche il M5s dal 14,8 al 16,6, e si conferma costante l’avanzata di Fdi dal 7,4 all’8,3, mentre FI scende se pur di poco dal 6,7 al 6,6%.
Sondaggio Sole 24ore, solo Fdi beneficia del calo della Lega
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa segnala il sondaggio in oggetto registrato sul Sole 24ore di oggi, il cui dato più significativo ci dice che, se alle Europee il Carroccio ha registrato il 34,3% dei consensi, e «nel sondaggio del 30 luglio era stimata al 38,9%, oggi è scesa al 33,7%». Mentre M5s «recupera rispetto al sondaggio di luglio e il Pd conferma la crescita che si era già manifestata negli ultimi mesi». Ma, viene spiegato illlustrando dati, percentuali e raffronti, «né l’uno né l’altro beneficiano significativamente del calo della Lega. In proporzione lo fa più Fdi». Dal sondaggio emerge che nelle intenzioni di voto al 25 agosto il Pd riscuote il 24% dei consensi «in aumento di sette decimali di punto rispetto alla rilevazione del 30 luglio e di 1,3 punti rispetto al risultato delle europee». Il consenso del M5s è «nelle intenzioni di voto al 25 agosto del 16%, in ripresa di 1,8 punti percentuali rispetto al sondaggio del 30 luglio, ma sotto di mezzo punto rispetto alle europee». Mentre, per quanto riguarda le preferenze degli elettori rispetto alla soluzione della crisi, dal sondaggio del quotidiano economico emerge che «solo il 7% degli elettori leghisti e il 16% dei grillini vedono una nuova alleanza gialloverde. La maggioranza degli italiani (41%) vuole il voto».
Il dato della preferenza degli italiani per il voto nel dettaglio
In merito alla preferenza degli italiani per un ritorno al voto indicata dal sondaggio nel dettaglio va evidenziato però che «solo il 21% degli elettori del Pd vorrebbe le urne, mentre il 62% preferisce un governo con il M5s. Dall’altra parte – viene spiegato – l’83% degli elettori della Lega vogliono le elezioni insieme a quelli di FdI e di Forza Italia». Per quel che riguarda gli elettori grillini, infine, «solo il 22% vuole il voto in autunno, mentre il 43% preferisce un governo con il Pd». Fino a poche settimane fa, si sottolinea, «erano molto meno». Pochissimi invece quelli della Lega: «Solo il 17% preferiscono tornare al governo con i Cinquestelle e altrettanto pochi sono gli elettore M5s, (16%) che vorrebbero tornare con la Lega». E del resto, l’elettorato della Lega dà per morto il rapporto con il M5s, solo il 7% auspica la riconferma del governo gialloverde. Infine, va rilevato senz’altro che la diffidenza dei 5Stelle per i Dem non si cancella in pochi giorni e infatti, come sottolinea Roberto D’Alimonte commentando i dati del sondaggio, questo atteggiamento spiega «perché tra gli elettori del M5s, che pure sono in maggioranza (relativa) favorevoli a un governo con il Pd, solo il 34% crede che un tale governo possa durare tutta la legislatura mentre il 37% pensa che durerà pochi mesi».
Storace,
ho volutamente aspettare per commentare con enorme piacere questo articolo.
Enorme piacere per il semplice motivo che FdI è dato dal Professor D’Alimonte ben oltre l’8% con una crescita costante e ciò sta a determinare che la crescita possiamo definirla strutturale.
Poi ovviamente esiste il risvolto della medaglia data dagli altri due quotidiani di area che non hanno scritto tale incremento dimostrando qualcosa che a me fa suonare il campanello d’allarme. Comunque la notizia mi ha fatto molto ma molto piacere.