Omicidio Diabolik, la sorella scrive a Mattarella: «Funerali al Divino Amore»
La famiglia di Diabolik, alias Fabrizio Piscitelli s’appella a Matterella. ”La stessa lettera che abbiamo indirizzato al questore e al prefetto di Roma, al ministro dell’Interno Matteo Salvini, ieri sera l’abbiamo inviata via Pec anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Così Angela Piscitelli, sorella di Fabrizio, il capo degli Irriducibili della Lazio ucciso a Roma il 7 agosto scorso, spiega il motivo dell’iniziativa. Si tratta dell’ennesimo tentativo da parte della famiglia di ottenere che i funerali di Diabolik possano svolgersi i forma pubblica, alla presenza dei suoi amici. ”Durante gli incontri in questura avevamo proposto la chiesa del Santuario del Divino Amore, una scelta che per noi non è certo comoda – dice Angela Piscitelli – non è certo vicino casa per noi, ma ci sembrava un giusto compromesso che facilitava la gestione anche alle autorità e che teneva conto delle loro esigenze, visto che è lontana dal centro abitato, non ci sono strade da chiudere. Ma anche questa proposta è stata bocciata, ci hanno indicato la cappella di Tor Vergata che è un luogo ancora più spoglio e squallido del cimitero Flaminio”, dove, secondo quanto scritto nella prima ordinanza firmata dal questore Carmine Esposito, martedì 13 agosto si sarebbero dovute svolgere le esequie in forma privata alle 6 del mattino. Adesso dopo che la trattativa avviata nei giorni scorsi con San Vitale è per il momento saltata, Angela Piscitelli ha scritto anche a Mattarella. ”Se la questura non ha da farci una proposta ragionevole e dignitosa, che tenga conto delle libertà dei familiari, che hanno tutto il diritto di celebrare il funerale del proprio parente – continua la sorella di Diabolik – non ci chiamino più. Noi da parte nostra andremo avanti con l’Iter legale, fino a Strasburgo se necessario”.