Tav, Di Maio accusa la Lega: “Voterete con il Pd…”. Il centrodestra: grillini via dal governo
Continua la lite tra grillini e Lega a proposito della Tav: dopo il dileggio della lega sul fatto cdhe la Tav si farà e l’accusa ai leghisti di essere dei bulli, oggi Di Maio torna all’attacco: “La Lega era no Tav, poi ha cambiato idea. Oggi da sola non ha i numeri per far passare la Tav Torino-Lione, dovrà usare i voti del Pd. Però usare i voti del Pd per fare un favore a Macron è una cosa che dovranno spiegare poi ai lori elettori”, ha infatti affermato il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Napoli, dove si trova per partecipare ad un convegno sull’autonomia all’Università Federico II. “La Lega – ribadisce il vicepremier – se va avanti ad armi pari senza usare i voti del Pd, sulla Tav ha meno voti di noi in Parlamento. Se invece usa i voti del Pd potrà vincere, ma io dico sempre dipende da come vinci”. Ma al vicepremier 5Stelle replica Fratellid’Italia: “Di Maio non sa fare i conti. Bastano i senatori del centrodestra a sconfiggere i cinque stelle su una mozione in favore della Tav”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso. “Strano che a fare la ramanzina su una eventuale convergenza con il Pd, peraltro non necessaria, venga da chi in sede europea non ha mancato di fare una palese alleanza con il Pd proprio per fare un favore a Macron (e alla Merkel), a danno dell’Italia. Da che pulpito viene la predica…”, conclude il senatore Urso.
Anche Forza Italia critica i grillini: “Sulla Torino-Lione l’Italia, per colpa del governo gialloverde, ha già perso troppo tempo. Ora finalmente si parte. Il M5S ha avuto l’idea di presentare, come ultimo tentativo per fermarla, una mozione che non ha nessuna possibilità di riuscita. È una mozione-farsa. E d’altronde, dopo tutto quello che ha combinato Toninelli, in poco più di un anno di governo non c’è da stupirsi più di nulla”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia Marco Marin. “Per la verità – aggiunge – ci si aspetterebbe un sussulto di dignità dal ministro che dovrebbe già essersi dimesso. E soprattutto dal M5S che dopo Tav, Ilva, legittima difesa, sicurezza uno e due, solo per fare qualche esempio, ha perso completamente la sua identità. Per provare a salvare la faccia i pentastellati dovrebbero lasciare immediatamente il governo. Ma non lo hanno fatto ieri, non lo fanno oggi e non lo faranno domani. I grillini, infatti, scelgono le poltrone di governo e del Parlamento. Si sono auto aperti come una scatoletta di tonno. E lo spettacolo che hanno offerto agli Italiani e a chi li ha votati – conclude – è stato pessimo. Una farsa, appunto”. Ma i leghisti vanno oltre: “I treni dovrebbero unire l’Italia, l’alta velocità dovrebbe andare dalla Sicilia fino a Bolzano”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a una domanda della stampa sulle divisioni interne al governo sulla Tav Torino-Lione, a margine dell’inaugurazione del nuovo centro di distribuzione di Poste Italiane a Cazzago Brabbia, in provincia di Varese. “Tanta alta velocità per tutti – dice ancora Giorgetti -, così si unisce l’Italia”. “Vedete – ha aggiunto – il governo è come questa bella giornata: l’altro ieri qua c’era un temporale che sembrava venisse giù il mondo, ieri era nuvoloso e oggi c’è sereno. Le giornate passano così”. Anche in Val Susa “c’era il temporale, ma è venuto fuori il sole anche lì. Il temporale c’era tre giorni fa, funziona così”.