Tabaccaia disperata: troppi rapinatori, non pago più le tasse. E si autodenuncia alla Finanza

25 Lug 2019 12:40 - di Redazione

La tabaccaia esasperata del Bergamasco torno alla carica per attirare l’attenzione del governo sui problemi dellazona: “Non ne posso più, io non ho i soldi e le tasse non le pago. Domani mattina vado ad autodenunciarmi alla Guardia di Finanza di Bergamo, perché non sono un evasore, sono solo esasperata”. Così Rosanna Sapori, da 9 anni è la titolare di una tabaccheria a Zanica, in provincia di Bergamo, ultimamente bersaglio di una banda che lei giura essere di uomini dell’Est Europa e che l’ha costretta a dormire in negozio per scongiurare nuovi colpi. “Salvini non si è degnato nemmeno di farmi una telefonata – continua -, domani ai finanzieri mostrerò le denunce presentate e puntualmente inevase, i danni subiti da una giustizia cui non credo ormai più. Nell’ultima settimana altri bar della zona sono stati visitati dai ladri. Ora basta”. Il 7 luglio scorso la tabaccaia fece un altro appello disperato: “Ancora una volta sono stata vittima. Vittima di gente senza pietà che ruba furgoni per usarli come arieti e distruggere saracinesca, porta blindata, perfino muri di cemento armato infischiandosene di antifurti e fumogeni, di carabinieri e poliziotti sempre troppo pochi per fermarli. Ancora una volta mi ritrovo a ricominciare da capo, a fare i conti con un sistema che non tutela noi commercianti, che ci abbandona. Sono sei notti che dormo sul pavimento per evitare che tornino a rubarmi la mia attività, i miei sacrifici. Sono sola, a 61 anni, contro bestie in grado di fare un disastro in meno di cinque minuti. Nemmeno il cane porto con me, per paura che me lo ammazzino”. È dal 31 agosto scorso che è bersaglio di una banda. Piange mentre racconta l’ultimo furto pesantissimo subito lunedì scorso. “Mio marito non sopporta più il mio malessere, la mia è una battaglia contro i mulini a vento. Ho scritto al ministro Matteo Salvini che conosco personalmente, avendo lavorato come giornalista a Radio Padania – spiega – Per due volte in undici mesi mi hanno sfondato saracinesca, porta blindata, vetri, perfino il muro condominiale usando un furgone. Questa gente ti toglie il sonno, la voglia di andare in vacanza. Lo sa, il Signor Ministro, che il più delle volte le assicurazioni non pagano i danni perché troppo ingenti rispetto al furto?”. “La provincia di Bergamo, così come quella di Milano, Lecco, Varese, Brescia e tutta l’Italia è flagellata da questi disgraziati che tutte le notti mettono a segno colpi che ti rovinano in alcuni casi definitivamente. Vengono dall’Est Europa, Romania, Croazia, Moldavia, Ucraina – si legge nella lettera che Rosanna Sapori ha inviato a Salvini – I suoi fari sono puntati su Lampedusa, sulle navi e le capitane che portano qualche cinquantina di neri. La sua attenzione, forse perché paga di più, è tutta per il mare. La nostra categoria è abbandonata, indifesa, super tartassata da imposte e fatture elettroniche e scontrini. Tutti i giorni siamo alla mercé di banditi che fanno irruzione per una rapina”.

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