Mancava una altro parroco pro-migranti: ecco l’ultimo don che prega e impreca contro Salvini

15 Lug 2019 13:44 - di Redazione

Ancora sacerdoti in trincea contro i provvedimenti del ministro dell’Interno. Rifletto nuovamente accesi su un altro religioso che, sulla scia di altri illustri precedenti di preti pro-migranti, si schierano apertamente contro la linea del Viminale in materia di immigrazione e sicurezza. Stavolta i media rilanciano dichiarazioni e propositi contestatari di don Baldassare Meli che, dalla pagina Facebook della Parrocchia Santa Lucia Castelvetrano  di cui fa parte, fa sapere in un comunicato che in concomitanza con la discussione sul decreto “sicurezza bis” prevista per oggi, si chiuderà in preghiera e osserverà il digiuno per contestare l’approvazione del provvedimento in oggetto che inasprirebbe le sanzioni per i profughi del mare.

Don Meli annuncia su Fb digiuno e preghiere contro il Dl sicurezza bis

Di più, o meglio, più specificatamente, dalle otto di questa mattina il parroco della Chiesa di Santa Lucia a Castelvetrano, don Baldassare Meli, dando seguito all’iniziativa annunciata ieri via Facebook che si sarebbe svolta in concomitanza con l’inizio della discussione, in Parlamento, del Dl sicurezza bis, sta digiunando e pregando in segno di solidarietà «a padre Alex Zanotelli e a tutti i disperati che sono costretti a fuggire dal loro Paese». Perché, come spiegato in un comunicato postato sui social, nel documento contestato «sono previsti inasprimenti verso gli immigrati e, soprattutto, verso coloro che li soccorrono in mare». «Digiunerò e pregherò – ha scritto il sacerdote sulla pagina Facebook della parrocchia – invocando lo Spirito Santo su tutti i parlamentari perché scelgano di difendere la vita, la dignità e la libertà di ogni essere umano facendosi prossimo dei più disagiati».

Non una parola su poveri, emarginati e perseguitati di casa nostra…

Non solo: scorrendo le righe del comunicato diramato via social dal religioso, si apprende che tra suggerimenti biblici –  «A Salvini che ama brandire e baciare la corona del rosario e l’Evangelo suggerirei di leggersi e meditare Lc 10,25-37; Lc 15,19-31; MT 25,31-46» – e consigli umanitari – «Suggerirei a Salvini di passare una settimana delle sue ferie come migrante nei centri di raccolta libici condividendo tutto con gli “ospiti”» – don Meli non manca di confermare e rilanciare la propria solidarietà «a P. Alex Zanotelli e a tutti i “disperati” che sono costretti a fuggire dal loro Paese». Non una parola, però, sui poveri e sugli emarginati di casa nostra. Sugli abomìni compiuti nella Val D’Enza contro i nostri bambini, maltrattati e abusati psicologicamente per anni, e che non sono stati soccorsi e aiutati per riuscire a sfuggire dalla disperazione di quella realtà he li ha stritolati in una morsa di dolore e soprusi che perdura nel tempo. Non una parola di indignazione contro chi, sulla pelle di profughi e migranti, da troppo ormai ha costruito un business che certo non si smantellerà assolvendo solo all’obbligo morale e politico dell’ospitalità coatta.

La foto del religioso dalla pagina Facebook di “Prima Pagina L’informazione on line Castelvetrano”

Commenti

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  • GIordano galli 18 Luglio 2019

    Caritatevole questo ennesimo prete, se vuoi , x solidarietà verso questi migranti , la maggior parte delinquenti, fate lo.sciopero della fame , puoi anche morire di fame,
    Xke’ non lo hai mai fatto x i 5 milioni di poveri che sono italiani come forse?? Lo sei tu?? Non ti VERGOGNI PUSILLANIME???