Lilli Gruber difende il Bilderberg e dice: buon segno se si canta Bella Ciao…
Lilli Gruber è una signora del talk show, una signora schieratissima, che non si ritrae quando c’è da bacchettare un ospite Cinquestelle e soprattutto se c’è da sostenere un ringhioso faccia a faccia con Matteo Salvini. Il suo “8 e mezzo” ha fama di essere un talk dove la faziosità è di casa e dove si processano gli avversari della sinistra e del politicamente corretto.
La ciliegina sulla torta della fama “sinistra” di Lilli è stata la partecipazione alla recente riunione del club Bilderberg. Convention a porte chiuse, dietro le quali si immaginano losche trame ai danni dei populisti. La Gruber, intervistata da Rolling Stone, non conferma e non smentisce. Alla domanda “Sei un membro del vituperato Bilderberg: ci spieghi una volta per tutte che cos’è?” risponde serafica: “Un punto di vista sul mondo che vale la pena conoscere, avendone la possibilità. Il punto di vista di una rappresentanza significativa delle cosiddette élite. A me questa possibilità è stata offerta e io l’ho colta con un interesse che è prima di tutto professionale. Al Bilderberg ci si scambiano opinioni e biglietti da visita. Di vituperevole non c’è proprio nulla”.
Si dice inoltre europeista convinta: “L’Europa va “aggiustata”, ma non distrutta. Per mille motivi, non ultimo perché garantisce pace e democrazia, due cose che troppo spesso noi smemorati diamo per scontate. L‘ultimo sondaggio ci dice che 8 giovani italiani su 10 si sentono cittadini europei. E questo mi rassicura”. I giovani le piacciono anche perché spesso cantano Bella Ciao, inno partigiano che si ritrova anche nell’ultimo disco di Madonna. Un “buon segno”, dice Lilli Gruber, che però è cresciuta con musica classica, Beatles e Rolling Stones.
Infine niente fiori da Matteo Salvini, che pure glieli aveva promessi in trasmissione: “Non ho ricevuto né fiori, né rosari, né bacioni. Tagliata fuori”.