Ennesimo sgarbo grillino alla Lega: tutto da riscrivere il ddl PIllon sull’affido condiviso
Ennesimo “sgarbo” dei grillini alla Lega: la commissione Giustizia ha affidato al senatore della Lega Simone Pillon, già relatore di un ddl, il compito di unificare i sei ddl depositati ed elaborare un testo unificato sull’affido condiviso. E’ la decisione maturata nel corso della seduta in II commissione, con il voto favorevole del Pd, che ne aveva addirittura chiesto il ritoro insieme con tutta la sinistra.
Il M5S al Senato considera infatti “superato” il ddl Pillon, che è solo uno sei testi depositati sull’affido condiviso in commissione Giustizia. “Si lavora a un testo condiviso – hanno dichiarato Mattia Crucioli e Alessandra Riccardi, componenti pentastellati della II commissione – non ci saranno accelerazioni, nè forzature”, hanno aggiunto riferendosi ai tempi di approvazione della legge. “Intanto è bene sottolineare – ha sottolineato Mattia Crucioli – che i testi sull’affido condiviso sono sei e che la riforma è un’esigenza reale. Tutti e sei i ddl presentano delle criticità e, dopo aver fatto oltre 100 audizioni di esperti della materia e che operano nel settore, abbiamo focalizzato i problemi. Ora siamo in una fase di discussione con la Lega e con Pillon stesso, per provare a superare i problemi che abbiamo riscontrato. Il testo del ddl Pillon è quindi in fase di superamento, perché sarà dato mandato per fare un testo unificato, modificando tutte le storture e arrivare a una posizione condivisa”. “Ci dispiace che il Pd – che contesta fortemente il provvedimento – non abbia depositato un suo testo e non abbia apportato nulla di fattivo e di costruttivo. Quello dell’affido condiviso è un tema in cui l’ideologia dovrebbe rimanere fuori, visto che riguarda soprattutto i bambini. La discussione per il superamento del ddl Pillon – ha continuato Crucioli – in maniera che si possa arrivare a un testo unificato di tutti e sei i ddl presentati, è ancora in corso ma non abbiamo fretta”. Il lavoro di elaborazione andrà avanti insieme alla Lega. “Ci sono punti critici un pò in tutti i testi depositati – ha confermato Riccardi – ma i testi contengono anche degli spunti di riflessione utili. Quindi l’idea è di fare un testo unificato, arricchito dagli altri spunti emersi nelle audizioni. Ecco perché parliamo di un nuovo testo”.
I due esponenti del M5s hanno precisato che il ddl sull’affido condiviso non avrà alcun collegamento con il caso di Bibbiano e sui gravi illeciti emersi nell’indagine della magistratura di Reggio Emilia sul sistema dell’affidamento dei minori. “Sono due cose molto diverse – hanno obiettato i due senatori del M5s – noi ci limitiamo ad affrontare il caso dal punto di vista dei tempi di convivenza dei minori con i genitori nella fase di separazione o di divorzio” “Non è lo stesso sistema – ha aggiunto Riccardi – parliamo sia delle strutture interessate, sia dal punto di vista giuridico. Tanto è vero che nelle commissioni Affari costituzionali e in commissione Giustizia è pendente il ddl per l’istituzione di una commissione di inchiesta per approfondire le problematiche legate agli affidi, che sono una cosa diversa dall’affido temporaneo dei figli ai genitori”. “Ora – ha proseguito Riccardi – siamo in fase di discussione generale e tutti e 52 i senatori del Pd si sono iscritti a parlare in commissione. Questo dà l’idea dei tempi, noi non censuriamo nessuno e stiamo cercando di ascoltare tutti, per avere ulteriori spunti di riflessione e contributi”. “Il tema è complesso – ha chiosato Crucioli – va affrontato con tutte le cautele e quindi non ci saranno forzature o richieste di accelerazione. Finchè non ci sarà pieno accordo, un testo condiviso non verrà depositato”.