Più controlli e trasparenza sui fondi della Ue alle ong: approvata la risoluzione di Fratelli d’Italia
31 Lug 2019 19:22 - di Redazione
Soddisfazione di Giorgia Meloni per un argomento che da sempre sta a cuore di Fratelli d’Italia: «Vittoria: approvata in commissione politiche comunitarie della Camera la risoluzione di Fratelli d’Italia che chiede alla Commissione europea di rispettare i principi di controllo e trasparenza nell’assegnazione di fondi alle ong. L’Italia ha diritto di sapere a chi vengono erogati questi fondi e a quale scopo vengono spesi», scrive sulla sua pagina facebook il presidente di Fratelli d’Italia.
Ecco il testo completo della risoluzione approvata in XIV commissione della Camera: “La Corte dei Conti europea, ai sensi dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE, ha depositato la Relazione speciale sulla trasparenza dei fondi UE la cui esecuzione è demandata alle Ong; in virtù del principio di trasparenza di bilancio dell’Unione, la Commissione Europea deve fornire informazioni circa i destinatari dei fondi Ue, ivi comprese le Ong; al fine di verificare il rispetto del predetto principio la Corte dei Conti Europea ha valutato dapprima i criteri per l’identificazione, da parte della Commissione, di un’entità come Ong; essa ha poi verificato la destinazione dei finanziamenti dell’Ue la cui attuazione è demandata alle Ong e se la Commissione abbia reso disponibili queste informazioni in modo trasparente; all’esito di tale verifica la Corte dei Conti europea ha in primo luogo osservato come l’identificazione da parte della Commissione di un’Ong non sia affidabile e come la Commissione effettui limitati controlli sulle entità che si autodichiarano Ong quando le registra nel proprio sistema contabile; anche in casi di sub contratti in cui le Ong diventano protagoniste di una gestione indiretta dei fondi Ue la Corte dei Conti europea ha registrato una carenza di trasparenza, denunciando un’applicazione alternata e non omogenea interpretazione dei limiti di trasferimento di risorse a terzi da parte dei soggetti assegnatari; la Corte ha altresì verificato se la Commissione fosse a conoscenza di come venivano impiegati i fondi dell’Ue la cui esecuzione era stata demandata ad Ong, nonché se tali informazioni fossero state raccolte e verificate in modo appropriato; a tal fine, ha verificato se la Commissione disponesse di informazioni esaurienti su tutte le Ong finanziate, comprese informazioni sulle attività svolte e sui fondi ricevuti, e se fossero operanti sistemi adeguati per raccoglierle, nonché se dette informazioni permettessero alla Commissione di controllare le spese dichiarate; all’esito di tale verifica la Corte dei Conti europea ha concluso che la Commissione non sempre raccoglie e controlla in modo adeguato la gestione diretta dei fondi Ue da parte delle Ong; peraltro la Corte ha rilevato che, sia in regime di gestione diretta che in regime di gestione indiretta, la Commissione disponeva di informazioni inesatte sui diversi attori che attuavano l’azione finanziata; in particolare, in relazione alle Ong internazionali, i sistemi della Commissione contenevano informazioni sulla struttura delle entità attuatrici che non corrispondevano alla realtà; secondo la Corte dei Conti Europea nei casi di gestione indiretta dei fondi la carenza di trasparenza ha pure ostacolato il controllo sulla corretta gestione delle risorse destinate e l’eventuale sovradichiarazione delle spese; la Corte dei Conti europea ha, inoltre, concluso che le informazioni dei contratti conclusi con le Ong sono incomplete; dalla relazione dalla Corte dei Conti europea emerge quindi una preoccupante e non trasparente gestione delle risorse europee destinate alle Ong dovuta a una carenza di controlli da parte della stessa Commissione che si aggiunge all’assenza di qualsiasi obbligo da parte delle entità di rivelare tutti i soggetti finanziatori, le entità dei finanziamenti e le modalità di gestione.
Pertanto, si impegna Governo, ad attivarsi presso le Commissione europea affinché essa rispetti rigorosamente i principi di trasparenza anche nell’assegnazione diretta e indiretta di fondi alle Ong e, in particolare, acquisisca tutte le informazioni sulle Ong finanziate e indichi tutti i beneficiari incaricati dall’Ue unitamente all’importo concesso e le modalità concrete di gestione”.
La risoluzione èfirmata dlle deputate di Fratelli d’Italia Maria Laura Mantovani e Augusta Montaruli