Indossa il crocifisso, arrestate Marina Nalesso: così vogliono Serra & co.

19 Giu 2019 17:29 - di Annamaria Gravino

Michele Serra ha fatto uno scoop: la giornalista Marina Nalesso è credente. Lo ha scoperto notando questo dettaglio subdolo: talvolta conduce il Tg indossando un crocifisso. Una cosa inconcepibile per la firma di Repubblica, che arriva a evocare il carcere sostenendo che in Francia non solo sarebbe impensabile, ma «forse anche reato». Fate qualcosa per Serra: arrestate la Nalesso! In fondo che sarà mai una cristiana perseguitata in più nell’economia globale delle persecuzioni dei cristiani? Volete mettere con la serenità di uno che ogni giorno pontifica da un’Amaca?

Vietato indossare il crocifisso

E dopo che avete arrestato la Nalesso, chiudete pure il Tg2, che in fondo il vero problema sembra essere quello. Perché il fatto che Marina Nalesso sia una credente e che osi mostrare la sua fede non è né notizia né polemica nuova. Periodicamente qualcuno se ne ricorda e la prende di mira, come successe l’anno scorso, sempre d’estate, quando la Nalesso era al Tg1. Sarà colpa del caldo? Lei, comunque, non sembra crucciarsene più di tanto. «Non mi pongo assolutamente il problema», disse all’epoca, continuando a presentarsi per quello che è: una brava giornalista, che crede in Dio. «Non ho mai visto Marina Nalesso aprire e chiudere il Tg facendosi il segno della croce», notò Daniele Capezzone. E come lui i tanti spettatori che non provano fastidio o paura di fronte a una croce.

Colpire il bersaglio grosso

Il punto, però, si diceva, ora non è più la fede della Nalesso. Quello che si intuisce è che Serra spara a lei per colpire il bersaglio più grosso. «Si tratta del Tg2 (quello delle 13), privatizzato dal governo sovranista, con l’implicito logo Dio Patria Famiglia che incombe su ogni inquadratura. Non si potrebbe cortesemente evitare?». E ancora: «Amici del Tg2, che ne direste di sospendere almeno per pochi minuti della messa in onda la vostra fervente battaglia? Basta infilare il crocefisso sotto la camicetta, badando che non urti il microfono», ha suggerito Serra. Il giorno dopo anche il collega di Radio Capital – stesso gruppo editoriale di RepubblicaEdoardo Buffoni, ha ritenuto di dire la sua sull’argomento: «Anche oggi, Tg2 con crocifisso. Con tanti saluti ai contribuenti Rai non cristiani». Un cinguettio che ha dato la volata anche a Serra, altrimenti rimasto pressoché ignorato. All’appello a questo punto manca solo una bella inchiesta dell’Espresso su quanto il burqa in tv emancipi donne e società, mentre il crocifisso le opprime. Nel frattempo, però, arrestate la Nalesso. Che Serra & co così si tranquillizzano.

Commenti

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  • Edoardo Rossi 10 Ottobre 2019

    La mia sensazione è che chi crede deve contrapporsi al fondentalismo islamico!! Sta’ di fatto che ci consideriamo,in generale,laici e per la maggioranza non credenti o per convenienza “credenti ” !!!!Quello che vorrei capire è perché per una persona che non vuole capire che c’è chi ha fastidio di vedere una persona che si atteggia da ” fondamentalista cattolica ” non può seguire un telegiornale per un fastidio che non gli riesce capire? Sapendo che c’è una polemica che si trascina da parecchio tempo!!!!!!

  • Dore vincenza 20 Giugno 2019

    E allora,vietare anche le palandrane,e il burca che indossano sti pagliacci!!!

  • Giuseppe Malaisi 19 Giugno 2019

    Esprimo la mia profonda solidarietà a Marina Nalesso per la banale critica del sig. Serra Michele che si crede di essere chi sa chi . Non faccio parte dei vari social e vi sarei grato di girare questo mio commento alla diretta interessata.
    In democrazia si sa tocca tollerare anche gente come Serra, Lerner e compagnia bella anche se la loro supponenza è imbarazzante.
    Visto che in Francia l’ostentazione del crocefisso non sarebbe ammessa consiglio al sig. Serra di recarsi là e di non tornare più in Italia.
    dott. Giuseppe Malaisi