Il M5S fa “ammuina” su Alitalia. La Lega indispettita per l’ennesimo no di Di Maio

26 Giu 2019 19:04 - di Redazione

È su Alitalia che si consuma l’ultimo scontro tra Lega e M5S. A dare il via all’ennesimo botta e risposta a distanza tra “fonti” dell’uno e l’altro partito è stato il no pentastellato all’ingresso di Atlantia nella partita Alitalia. Nel vertice di ieri a Palazzo Chigi «non si è parlato in alcun modo di far entrare Atlantia in Alitalia», anzi il Movimento «lo esclude, visto che vogliamo revocare le concessioni», hanno fatto sapere “fonti”, appunto, del M5s. Una dichiarazione arrivata a fugare l’ipotesi di un possibile scambio per Atlantia tra Alitalia e le concessioni di Autostrade.

«Atlantia fuori da Alitalia»

«Alitalia è un altro capitolo, se Atlantia vuole partecipare facesse la sua proposta, ma non facciamo baratti», aveva detto il ministro delle Infrastruttre, Danilo Toninelli, riguardo una possibile revoca della concessione dopo la tragedia del ponte Morandi. Ma a rivelare che le due vicende, in realtà, sono collegate sono state ancora le “fonti” pentastellate. «Tutte le parti al tavolo (di Palazzo Chigi, ndr) – hanno detto – convenivano sul fatto che un’eventuale revoca delle concessioni ad Autostrade avrebbe portato a escludere l’ingresso di Atlantia in Alitalia». E la revoca, è stato ribadito, sta nella «volontà del Movimento».

La Lega contro «l’ennesimo no di Di Maio»

La presa di posizione del M5S ha però provocato malumori all’interno del Carroccio, che vi ha visto una «nuova forzatura di Di Maio». Perché, hanno spiegato fonti parlamentari, «siamo di fronte all’ennesimo no da parte dell’alleato di governo». La parola d’ordine dei leghisti è soprattutto tacere, ma qualcuno si è lasciato sfuggire che poi «su Alitalia la grana è di Di Maio. Tocca a lui trovare una soluzione, quindi dica piuttosto che cosa vuole fare».

Il M5S fa “ammuina”

Indiscrezioni che hanno suscitato l’ennesimo botta e risposta con gli amici-nemici di governo. Con i grillini che l’hanno buttata in “ammuina” spostando l’attenzione dai temi industriali a quelli propagandistici. «Dispiace che la Lega si preoccupi più di Atlantia e della famiglia Benetton che delle vittime che persero la vita nella tragedia del ponte Morandi. Non capiamo questa battaglia a difesa di un’azienda privata. Il governo era stato chiaro sulla revoca della concessione, ora ci auguriamo che nessuno voglia rimangiarsi la parole davanti al dolore delle famiglie, a quasi un anno di distanza da quella terribile tragedia», è stata la replica delle “fonti” M5S.

 

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