FdI sul Piave ricorda i caduti e srotola il Tricolore: «L’Italia non sarà mai una colonia della Ue» (video)

24 Mag 2019 14:27 - di Antonella Ambrosioni

Commovente cerimonia al sacrario Militare di Fagarè della Battaglia (Treviso). Una delegazione di Fratelli d’Italia ha srotolato un lungo Tricolore «per celebrare il 24 maggio e rendere onore ai soldati che combatterono per la nostra patria affinché l’Italia potesse essere libera e sovrana», leggiamo sul profilo Fb di Giorgia Meloni.  “Siamo sempre, ovunque e prima di tutto, italiani”, scrive, citando Nazario Sauro, la presidente di FdI. Una manifestazione che si distingue tra le tante iniziative tutte in chiave elettorale. Una data che è inscritta nel nostro dna andava ricordata degnamente. Così è stato.

FdI, tanti i “patrioti”  al Sacrario Militare

Un ricordo doveroso, una data e un luogo evocativi da cui lanciare temi cruciali per il nostro futuro, per una certa idea dell’Italia e dell’Europa. Difendere e promuovere il Made in Italy, respingere l’offensiva dei banchieri e burocrati europei, contrastare la concorrenza sleale dei predatori cinesi, proteggere i confini dall’immigrazione incontrollata e clandestina. Sono alcuni dei temi toccati durante la manifestazione sul Piave dal titolo ‘Non passa lo straniero’.  Parlamentari, militanti, simpatizzanti e “patrioti” in genere, si sono radunati in uno dei luoghi simbolo dell’Italia unita e indivisibile. Una folla commossa e composta si è unita ai dirigenti di FdI che hanno  fatto termiare la cerimonia srotolando  un enorme Tricolore per ribadire che l’Italia non è una colonia della Ue e che la sovranità appartiene al popolo italiano.

Commenti

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  • Ben Frank 25 Maggio 2019

    Certo, l’Italia resterà una colonia statunitense e del capitale internazionale, come dal ’45 è sempre stato. Dai tempi dello stato unitario, l’Italia fu indipendente e libera da condizionamenti esterni solo dall’ottobre 1922, fino al 25 luglio 1943. Prima e dopop queste date, il paese è sempre stato servo o vassallo di potenze straniere, fossero politiche o/e economiche, già dai tempi di Vittorio Emanuele II, ricordiamoci dell’alt al Garibaldi di obbedisco e all’Aspromonte. Ogni libera (?) elezine repubblicana è solo servita a decidere il protettore, ma protettorato la repubblichetta mafiosa nata dalla desistenza di fronte al nemico lo è dalle origini.