FdI sul Piave ricorda i caduti e srotola il Tricolore: «L’Italia non sarà mai una colonia della Ue» (video)
Commovente cerimonia al sacrario Militare di Fagarè della Battaglia (Treviso). Una delegazione di Fratelli d’Italia ha srotolato un lungo Tricolore «per celebrare il 24 maggio e rendere onore ai soldati che combatterono per la nostra patria affinché l’Italia potesse essere libera e sovrana», leggiamo sul profilo Fb di Giorgia Meloni. “Siamo sempre, ovunque e prima di tutto, italiani”, scrive, citando Nazario Sauro, la presidente di FdI. Una manifestazione che si distingue tra le tante iniziative tutte in chiave elettorale. Una data che è inscritta nel nostro dna andava ricordata degnamente. Così è stato.
FdI, tanti i “patrioti” al Sacrario Militare
Un ricordo doveroso, una data e un luogo evocativi da cui lanciare temi cruciali per il nostro futuro, per una certa idea dell’Italia e dell’Europa. Difendere e promuovere il Made in Italy, respingere l’offensiva dei banchieri e burocrati europei, contrastare la concorrenza sleale dei predatori cinesi, proteggere i confini dall’immigrazione incontrollata e clandestina. Sono alcuni dei temi toccati durante la manifestazione sul Piave dal titolo ‘Non passa lo straniero’. Parlamentari, militanti, simpatizzanti e “patrioti” in genere, si sono radunati in uno dei luoghi simbolo dell’Italia unita e indivisibile. Una folla commossa e composta si è unita ai dirigenti di FdI che hanno fatto termiare la cerimonia srotolando un enorme Tricolore per ribadire che l’Italia non è una colonia della Ue e che la sovranità appartiene al popolo italiano.
Certo, l’Italia resterà una colonia statunitense e del capitale internazionale, come dal ’45 è sempre stato. Dai tempi dello stato unitario, l’Italia fu indipendente e libera da condizionamenti esterni solo dall’ottobre 1922, fino al 25 luglio 1943. Prima e dopop queste date, il paese è sempre stato servo o vassallo di potenze straniere, fossero politiche o/e economiche, già dai tempi di Vittorio Emanuele II, ricordiamoci dell’alt al Garibaldi di obbedisco e all’Aspromonte. Ogni libera (?) elezine repubblicana è solo servita a decidere il protettore, ma protettorato la repubblichetta mafiosa nata dalla desistenza di fronte al nemico lo è dalle origini.