Conto alla rovescia per la mannaia sulle pensioni: tagli fino a 1000 euro l’anno. Ecco chi e quanto perde
Conto alla rovescia per il conguaglio gennaio-marzo del taglio della rivalutazione annuale degli assegni superiori a 1.522 euro al mese (oltre tre volte il minimo) che sarà operativo dal 1 giugno prossimo, giornata in cui scenderanno in piazza anche i pensionati di Cgil Cisl e Uil. “Dateci retta” sarà il leit motiv che animerà la mobilitazione di Piazza San Giovanni a Roma contro la totale mancanza di attenzione alle ragioni dei pensionati da parte del governo a cui parteciperanno anche i leader delle confederazioni, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Ai blocchi come previsto dalla legge di bilancio, anche il taglio sulle pensioni d’oro eccedenti i 100 mila euro lordi annui (compresi i supplementi di pensione e le pensioni supplementari, a prescindere dal sistema di calcolo adottato per la liquidazione degli stessi), che varrà per i prossimi 5 anni. Una sforbiciata, come chiarito da una circolare Inps, che prevede una riduzione percentuale del: 15% per la quota di importo da 100.000,01 a 130.000,00 euro; 25% per la quota di importo da 130.000,01 a 200.000,00 euro; 30% per la quota di importo da 200.000,01 a 350.000,00 euro; 35% per la quota di importo da 350.000,01 a 500.000,00 euro; 40% per la quota di importo eccedente i 500.000,01 euro.