Sea Watch, il Tribunale dei ministri avvia istruttoria su Conte, Di Maio e Toninelli
Il Tribunale dei ministri di Catania ha avviato l’istruttoria anche per il premier Giuseppe Conte e i ministri Danilo Toninelli e Luigi Di Maio, indagati per sequestro di persona nell’ambito della inchiesta sulla nave Sea Watch 3 ferma davanti alle acque di Siracusa, in località Marina di Melilli, a fine gennaio con 47 clandestini a bordo, tra cui 13 minorenni.
L’avvio dell’istruttoria fa seguito alla richiesta di archiviazione, presentata il mese scorso dalla Procura di Catania, sia per Matteo Salvini, che per il premier Conte e i due ministri, Di Maio e Toninelli.
Adesso sarà il Tribunale dei ministri a decidere sulla vicenda della Sea Watch 3 che, ai primi di novembre dello scorso anno aveva avuto un conflitto con la Marina libica.
In precedenza il capo dell’ufficio inquirente catanese, Carmelo Zuccaro, aveva già chiesto l’archiviazione sul caso Diciotti per Matteo Salvini.
Una valutazione che non era stata condivisa dal Tribunale dei ministri, che aveva deciso di chiedere l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno, richiesta poi bocciata dalla giunta per le Immunità del Senato che, a marzo, con il voto decisivo dei Cinque Stelle, alleato di governo della Lega, aveva negato il processo per il vicepremier.
Una decisione condivisa poi dall’aula, fra i maldipancia di alcuni grillini dissidenti dell’ala più radicale, primo fra tutti l’ex-M5S Gregorio De Falco.
A gennaio i 47 clandestini rimasero per dieci giorni sulla nave Sea Watch 3 dell’omonima Ong olandese che era andati a imbarcarli di fronte alle coste libiche, a nord di Zuwarah, prima di poter scendere al porto di Catania. E questo, secondo i magistrati, avrebbe configurato il sequestro di persona, così come per la nave Diciotti.
Ora la palla passa ai giudici del Tribunale dei ministri che dovranno decidere sul da farsi.
Il Tribunale per i ministri di Catania ha la stessa composizione collegiale che ha già chiesto l’autorizzazione a procedere per Salvini: avrà 90 giorni di tempo per decidere, e la sua deliberazione non è impugnabile se accoglierà l’archiviazione. Cosa molto improbabile.
Nel caso dovesse sollecitare l’autorizzazione a procedere, invece, della richiesta dovrà occuparsene il Parlamento: Palazzo Madama nel caso del senatore Toninelli e di Conte, che non è stato eletto, e la Camera per il deputato Di Maio.
Poi ditemi che non e’ necessaria una guerra civile, qualche cosa va fatto contro questa casta di inetti e incapacitati .
Ma il ministro di grazia e giustizia indagare sui giudici che si permettono di perdere tempo e soldi per un atto di difesa della salute ed incolumità pubblica nn sarebbe ora la facesse fare visto che in quei tribunali hanno centinaia di pratiche per mafia giacenti fino a scadenza dei termini