Nella città di Giacomo Leopardi corre unito il fronte sovranista Fdi-Lega

9 Apr 2019 14:52 - di Paolo Diop

È Simone Simonacci il candidato Sindaco del centrodestra recanatese. Una scelta forte e coraggiosa da parte di Fratelli d’Italia e Lega, che hanno deciso – insieme alle liste civiche di area – di puntare su un 39enne di professione export manager.
La candidatura di Simonacci rappresenta un tentativo di dare una dimensione internazionale a un comune per troppo tempo rimasto all’interno dei confini nazionali, ancorato com’è alla “Siepe” di leopardiana memoria. L’aspirante Sindaco, infatti, ha viaggiato per il mondo per motivi lavorativi, vivendo realtà estremamente diverse tra loro, ma ha deciso di tornare a Recanati per portare alla città la sua esperienza innovatrice.

Un curriculum invidiabile

Ma oltre a un curriculum invidiabile, fatto di studi internazionali sostenuti alla LUISS prima e alla SIOI poi, senza contare l’esperienza lavorativa manageriale, Simone Simonacci ha anche un “pedigree” di tutto rispetto: il padre è uno stimato medico dermatologo della zona, il nonno fu un apprezzato Sindaco di Recanati e il prozio Marcello Simonacci è stato Deputato della Repubblica italiana, nonché Sottosegretario di Stato alla Marina mercantile nel secondo Governo Andreotti.

Ballottaggio e poi la vittoria

Una vera e propria boccata d’aria fresca per la politica recanatese, che negli altri tre candidati alla carica di Sindaco vedono una tripartizione della maggioranza uscente: una frattura tra il Partito Democratico, la Giunta uscente e i popolari dell’Unione di Centro che sembra insanabile, rappresentando un jolly senza precedenti per Simonacci.
La missione del centrodestra è, dunque, quella di giungere al ballottaggio per dare una vera svolta alla storia politica cittadina. Con un Sindaco di centrodestra, giovane, preparato.

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