Si può fare un figlio con un leghista? È il surreale dibattito in voga tra i radical chic. Salvini: «Stanno impazzendo»
C’era una volta la posta del cuore… Ma che succede se, in tempi di acrimonia social, una lettrice in crisi decide di rivolgersi niente poco di meno che al direttore dell’Internazionale, Giovanni De Mauro, per girare a lui il dubbio che la ossessiona e chiedergli un consiglio: che succede quando si aspetta un figlio da un compagno leghista? Succede che lo stravagante interrogativo apre la disputa mediatica: e ora tra i radical chic è scattata la corsa all’affermazione dell’ultimo rimedio politically correct. Naturalmente, chiamato in causa, Salvini è intervenuto in quello che ha definito il «surreale dibattito sul timore di “fare figli leghisti», commentando con un post su Facebook: «Questi stanno impazzendo»…
Si può fare un figlio con un leghista?: sull’Internazionale infuria il dibattito
E per argomentare lo sconcerto, su Facebook Matteo Salvini posta l’articolo di stampa che riporta lo scambio tra la lettrice in questione e il direttore di Internazionale, Giovanni De Mauro, con la prima che chiede suggerimenti – tramite la rubrica della rivista – in quanto angosciata dal fatto di aspettare un figlio da un compagno di idee vicine a quelle del numero uno del Carroccio. «Sono preoccupata all’idea di doverlo crescere con un papà becero – scrive la donna nella lettera pubblicata dal settimanale –. Il suo pensiero – dice mestamente del compagno la mittente – è povero, pieno di luoghi comuni e disinformazione. Sono terrorizzata. È come parlare con Salvini»… Parole a dir poco offensive, a cui De Mauro risponde, rincarando – se possibile – la dose degli insulti vergati in punta di penna: «Seminare l’odio e la discordia è, da sempre, uno dei modi per mantenere il potere e per controllare popoli e paesi. Divide et impera: politici come Matteo Salvini devono il loro successo a questa strategia»; un colpo assestato sotto i fianchi, a cui segue l’affondo non propriamente in punta di fioretto: «La questione che lei pone è importante e la risposta non è semplice». prova a uscire dal cul de sa il direttore di Internazionale, del resto, «Lei dovrebbe accettare il suo compagno e le sue opinioni? Oppure, al contrario, cercare di fargli cambiare idea e se necessario entrare in conflitto con lui? La separazione può essere un’opzione?», si domanda De Mauro facendo precipitare le cose…
La lettrice scrive al periodico, e il direttore risponde tra citazioni e massime
Duqnue, riassumendo la vicenda e il dibattito kafkiano che ha scatenato, va detto che: 1) una lettrice in stato interessante è in preda all’ansia perché il padre del nascituro è un compagno che parla e pensa come Matteo Salvini; 2) La lettera, lungi dal finire del cestino come forse la situazione richiedeva che andasse, non solo viene presa in considerazione, ma addirittura pubblicata, e con tanto di risposta fornita niente di meno che dal direttore della testata. E tra citazioni dotte che vanno a scomodare addirittura Calvino, e paralleli lunari buttati lì a rimestare nel calderone delle polemiche, la risposta all’incubo genetico-morale posto dalla signora è una, e una sola: quella decretata da Salvini nel suo post…
Che stiano tutti tranquilli: sarà un figlio per la PATRIA e non per il paese.
non male
diciamo però che alla compagna il celodurismo è servito per restare incinta perchè col celomoscismo non sarebbe stato possibile.
vabbè
La signora non aveva tutti questi dubbi quando si è legata sentimentalmente al leghista!!!!!!
l’amore è vario…
Possibile che, alla scema, non venga il dubbio che il compagno leghista possa avere ragione? Io che mi dichiaro fascista da sempre ho fatto 2 figli con una compagna. L’amore, il sesso poco hanno a che fare con le idee politiche, e tra l’altro che mondo sarebbe se tutti la pensassero allo stesso modo? Diventeremmo cinesi, servi dei furbi! L’importante è amarsi e rispettarsi, dialogare e scopare.
e magari un po’ meno di volgarità, se permetti