Sfonda la finestra e entra in casa: marocchino violento infierisce con pugni e calci sulla fidanzata
Pugni, schiaffi, calci, erano una realtà all’ordine del giorno per una ragazza di soli 18 anni che un impeto di coraggio è riuscita a buttare fuori di casa il fidanzato violento – un immigrato marocchino – salvo poi pagare lo scotto di quanto messo in atto dopo tante liti, tante botte, tanta paura…
Padova, marocchino massacra di botte la fidanzata 18enne
Già, perché l’uomo, irascibile e aggressivo oltre misura, era da tempo che maltrattava e pestava la giovane fidanzata, e non prima di averla insultata e minacciata pesantemente ogni volta. Così, all’ennesima replica del terrificante copione, nella ragazza – forse spinta dalla disperazione – ha prevalso un vituperato istinto di sopravvivenza che le ha dato il coraggio di buttare fuori di casa il manesco fidanzato. Mal gliene incolse: una volta messo alla porta, l’uomo non ci ha pensato su due volte a rompere a sassate la finestra e a rientrare nell’abitazione; e naturalmente, una volta dentro, per la ragazza sono stae botte, calci, pugni: un massacro. Quest’ultimo, inquietante episodio di cronaca rilanciato tra gli altri da Il Giornale sul suo sito, arriva da Riviera Albertino Mussato, nel centro storico di Padova, dove all’alba di una mattina come tante si è sfiorato il dramma.
Lei lo mette alla porta, lui sfonda la finestra e riprende a pestarla
La causa, o meglio, il solito banale pretesto, deve essere stato ancora una volta la gelosia. E così, insulti e minacce lasciano ben presto il posto a pugni sferrati in pieno volto e schiaffi ben piazzati: tanto che la ragazza decide e riesce a mettere alla porta il fidanzato che a quel punto, come riporta il quotidiano diretto da Sallusti, «non accetta quell’atto di ribellione della donna e così, una volta in strada, raccoglie un sasso e lo scaglia contro una finestra al primo piano, mandando in frantumi il vetro». Quindi, «ormai senza più freni, l’extracomunitario si arrampica sul muro e torna in casa dove dà sfogo alla sua ira colpendo la giovane» ripetutamente. Per fortuna, nonostante tutto, la ragazza riesce a chiamare il 112 e a dare l’allarme: così, una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri riesce a intervenire e ad arrestare il nordafricano con l’accusa di «violenza privata, violazione di domicilio e maltrattamenti». Reati non proprio nuovi per il marocchino che, condotto in caserma, è risultato avere a suo carico altri precedenti penali.