Ex assessore Pd su Fb: “Leghisti, vi sparo a vista”. Poi replica: “Era una battuta”

8 Mar 2019 13:20 - di Carlo Marini

«Bene leghisti del cazzo, mo’ rischiate pure che vi sparo a vista. Ve la siete cercata». Il delirante post su Facebook è firmato Tiziana Favero. Non un utente qualsiasi. L’ex assessore della giunta Pd di Montebelluna, è una personalità politica nota nel centrosinistra veneto. Non a caso il suo post è stato menzionato anche da Matteo Salvini. «Roba da matti – ha commentato il ministro dell’Interno su Fb – Eh già, i “democratici” stanno a sinistra e “Salvini semina odio”. Amici, stanno impazzendo, vuol dire che siamo sulla strada giusta».

Il post su Fb di Tiziana Favero

A destra più di qualcuno annuncia querele. Silvia Rizzotto, capogruppo della lista Zaia in Consiglio Regionale del Veneto attacca. «Un post squallido e miserabile. Aspetto che venga rimosso immediatamente e che le autorità competenti indaghino a fondo. Non ci sono parole, se non la vergogna per questo post. Nessuno, men che meno una persona che ha già calcato le sedi istituzionali, dovrebbe mai permettersi di minacciare con certi termini gli avversari politici. Mi auguro che gli organi competenti approfondiscano da subito la vicenda, non si può concorrere alla carica di primo cittadino e poi minacciare di morte chi non la pensa come te».

“Non sono più in politica, scrivo quello che mi pare”

Tiziana Favero, conscia della fesseria commessa, ha prima cancellato il post “incriminato” poi l’ha sostituito con un post altrettanto polemico: «Domani mi raccomando non accettate caramelle dagli sconosciuti. Sparategli, è legittima difesa». Quindi, quando sono cominciati a fioccare gli annunci di querela, ha scritto un post imbarazzante.

La smentita dall’ex esponente della giunta Pd

«Si tratta evidentemente di una battuta goliardica, credo anche di averne scritte di più forti. Ho scritto sulla mia bacheca personale, non ho più alcun incarico politico e quindi parlo e mi esprimo a nome mio, il gruppo consigliare non c’entra un bel nulla. Mi stupisce e non poco questo scandalizzarsi per una battuta ironica seppur forte… Dopodiché che i leghisti non godano delle mie simpatie è notorio».

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