La Fornero si dà all’orto e semina zizzania su Salvini, che replica: «Si prepari a piangere ancora»
Lo aveva detto già qualche mese fa intervista da Repubblica, Elsa Fornero, che una volta libera da impegni professionali, si sarebbe dedicata alla lettura, ai viaggi, al volontariato e , soprattutto, al suo orto: e lo ha confermato nelle scorse ore, quando ospite in radio di Un giorno da pecora, ha raccontato come cura ortaggi e piantine del suo orto, a cui provvede con amore e tecniche rigorosamente green, seminando in questo periodo rape e spinaci e per i prossimi mesi patate e pomodori. Nel frattempo, tra una chiacchierata mediatica e l’altra, tra un raccolto e il successivo, trova il tempo di attaccare Salvini e bocciare l’operato del governo giallo-verde. Ancora una volta.
La Fornero ospite in radio, si dà all’orto ma torna ad attaccare Salvini
La Fornero torna in cattedra e non teme repliche o scomode citazioni del suo operato: e dai microfoni del programma di Rai Radio Uno, interpellata dai conduttori di Un giorno da pecora, boccia sonoramente “Quota 100” a cui – sentenzia severa –«dò un voto insufficiente, tra il cinque e il cinque e mezzo». Incredibile ma vero, proprio così: l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero commenta il dl approvato dal Cdm, e poi non contenta torna all’attacco del vicepremier leghista in un ennesimo, dipserato, tentativo di difendere le norme da lui volute e approvate costate lacrime e sangue a esodati e pensionati: «Salvini dice tante bugie», il superamento della mia legge «è una di quelle. Non è stata cancellata, la legge è ancora lì, solo che hanno fatto una misura che sbandierano molto, come se fosse una cancellazione, per lasciare alle persone la possibilità di pensionamento anticipato per tre anni. Le regole, però, sono sempre quelle», asserisce piccata dell’ex ministra del governo Monti. La soluzione “Quota 100”, insomma, non le piace? «Quota 100 è uno slogan, ma ci sono molte persone che di slogan non ne possono più», prosegue sulla base di chissà quali informazioni e convinzioni la Fornero, che poi, nella scelta su chi vorrebbe mandare in pensione, ammette senza dubbi o perifrasi di sorta: «Matteo Salvini», ça va sans dire…
La replica di Salvini: «La signora Fornero si prepari a piangere ancora»
Ma la ex ministra dell’esecutivo votato all’austerity che ha pianto e fatto piangere gli italiani non ha fatto i conti con la replica sollecita del titolare del Viminale che, al termine del Cdm, tiene a precisare e a mettere i puntini sulle i: e così, in conferenza stampa dedica l’approvazione di Quota 100 proprio «alla signora Fornero e a Monti: è un punto di partenza non di arrivo – specifica Salvini – l’obiettivo finale è quota 41. Quindi la signora Fornero si prepari a piangere ancora»… Intanto però, asciugate le lacrime per i poveri esodati ridotti sul lastrico dalla contestata normativa pensionistica che porta il suo nome, e concluso il suo rapporto con l’università di Torino, Elsa Fornero potrà consolarsi con giardinaggio, libri e una ricca pensione, con cui potrà provare almeno a rassegnarsi al fatto che, come annunciato all’unisono da Di Maio e Salvini prima, durante e dopo la campagna elettorale, e come dimostrato ancora due giorni fa, la sua vituperata riforma sarà stravolta e abbandonata, destinata a diventare una delle più controverse e dolorose pagine istituzionali della storia delle pensioni…
Non potra’ piangere piu’ perche’ gli taglieremo la testa