Salvini: «I poteri forti ci sono contro? Vuol dire che siamo nel giusto» (video)

8 Dic 2018 15:03 - di Mariano Folgori

“Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce dei poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo  facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo  mai”. È uno dei passaggi più forti del discorso di Matteo Salvini, alla manifestazione della  Lega a Roma. Piazza del Popolo è piena, Gli organizzatori parlano di 80mila presenze. Ma, come sempre accade in questi casi, la stima pare  esagerata, Lo sforzo  organizzativo della Lega è stato notevole: a Roma sono arrivati 200 pullman e 3 treni speciali carichi di  militanti del Carroccio.

“Il nostro obiettivo – dice sempre Salvini -non si ferma più nei  confini nazionali” adesso abbiamo “l’obiettivo di amicizia e ì fratellanza in un continente che rischia di essere schiacciato da  altre potenze, rischiando di diventare un mercato di altre potenze”.  Secondo il vicepremier, l’Europa deve tornare  “a essere  culla di civiltà di tutto il mondo”.

Durante il suo discorso, il leader del Carroccio si richiama anche  a Martin Luter King, Alcide De Gasperi e soprattutto, Papa  Giovanni Paolo II, citato due volte: l’ultima come ‘santo’. Salvini ricorda le parole del  leader dei diritti dei neri che diceva “che non serve fare la guerra per farsi nemici,  solo dire quello che si pensa”. Poi cita De Gasperi per “cui un bravo  politico non pensa alle prossime elezioni ma alle prossime  generazioni”. Infine tocca a Giovanni Paolo II, “un uomo che oggi  alcuni giornalisti definirebbero un sovversivo, mentre era un  visionario”.

Il vicepremier rassicura anche l’alleato di governo. “Non farò mai saltare un governo per un sondaggio”.  Ma il passaggio politicamente più significativo è quando chiede al “popolo” leghista in piazza il “mandato” per trattare con la Ue. “A voi chiedo il  mandato di trattare con  la Ue non a nome del governo, non come ministro, ma a nome di 60  milioni di italiani, Se c’è vostro mandato, non abbiamo paura di niente e di nessuno”.

Sceso dal palco, Salvini ha incontrato in piazza i suoi fan. Selfie con tutti, mentre in tanti lo hanno abbracciato, anche i bambini, tra le note diffuse dagli altoparlanti:  con le canzoni di Vasco Rossi, Rino Gaetano e Edoardo Bennato. Alla fine della manifestazione, il ministro dell’Interno è partito per le Marche, per testimoniare  la sua solidarietà alle vittime di questa notte alla discoteca di Corinaldo.

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