Global Compact, Meloni: «Il governo ora decida se stare dalla parte di Soros, Macron e Merkel»

10 Dic 2018 17:22 - di Augusta Cesari

Niente meline, è il momento della chiarezza. «Il Global Compact è stato firmato oggi a Marrakech e il 19 dicembre dovrà essere ratificato dalle Nazioni Unite. Gli schieramenti sono chiari: da una parte la Merkel, Macron, Soros e tutti i paladini dell’immigrazione incontrollata. Dall’altra chi vuole difendere la propria identità e i propri confini come gli Stati Uniti, le nazioni del gruppo di Vysegrad, l’Australia, la Svizzera e molti altri. Il governo scelga da che parte stare, la melina è finita: o di qua o di là. Fratelli d’Italia non ha dubbi: no al global compact, no all’invasione». Con queste parole Giorgia Meloni pone un aut aut al governo gialloverde. Con sarcasmo e verità delinea uno schieramento chiaro: essere per il Global Compact significa stare dalla parte della grande speculazione.

Senza Italia, Stati Uniti e tanti altri Paesi che hanno rifiutato di aderire o hanno congelato la decisione, alla fine il trattato che produrrà immigrazione incontrollata è stato firmato. Erano presenti i rappresentati di 160 Stati, ma mancavano molti di quelli più importanti. Non c’era il governo italiano e  non c’erano altri 15 esponenti di altrettanti Stati contrari a un accordo definito da Giorgia Meloni «una trappola micidiale».  Il testo (sponsorizzato dalle Nazioni Unite) è stato adottato senza una votazione finale né firme vincolanti. Gli Stati Uniti si erano ritirati dalle trattative seguiti da Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia. In Belgio è esploso un caso politico, tanto da costringere il governo a rimandare la decisione a data da destinarsi. Tra gli indecisi  ci sono anche Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia, Svizzera. E ovviamente l’Italia. Solo Fratelli d’Italia si è resa protagonista di una battaglia chiara contro il Global Compact svelandone il contenuto che priverebbe gli stati di ogni sovranità in materia di immigrazione.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 11 Dicembre 2018

    Grosso enigma….. in un governo ancora pieno di PD’S, sara’ un po difficile convincerli, sono tutte teste dure.

  • giuseppe abbruzzese 11 Dicembre 2018

    Che c… diavolo c`entra Soros. Probabilmente perché é di origini ungheresi e contrario alla politica di Orban, ossia di quel tizio che pur avendo portato a spasso a Budapest la Meloni e brindato con Salvini, ha mandato quest`ultimo affan… a quel paese nella politica d`immigrazione e per quanto riguarda il rispetto delle regole comuni.
    In Africa orientale cosa sono andati a fare migliaia d`italiani, incluso Indro Montanelli. Io ero BALILLA a quei tempi, quindi troppo giovane per intraprendere quel genere di gite turistiche,

  • Mauro Colella 11 Dicembre 2018

    grande Giorgia,con fdi gli unici che decidono senza tentennamenti e ambiguita’:sempre dalla parte degli Italiani,con grande stima,avanti cosi’