Codroipo, bambolotti neri vietati all’asilo? Un’altra bufala manovrata dal Pd
“Ieri prima ancora di verificare che cosa fosse successo, senza aver minimamente le prove che nel Comune di Codroipo fosse in atto la discriminazione che gli si imputava, è stato gridato un grosso al lupo al lupo. Salvo verificare, dopo aver svegliato tutto il paese e iniziato a dare la caccia al lupo cattivo, che in realtà il lupo non c’era, ma che era solo un’ombra cinese, per altro manco fatta per bene”. Lo scrive oggi su Linkiesta il giornalista Andrea Coccia. Uno he di certo di destra non è ma che ha deciso di non intrupparsi col gregge conformista che vede il razzismo anche dove non c’è.
E’ il caso di Codroipo, comune sconosciuto ai più, nella provincia di Udine, dove il Pd è insorto perché hanno tolto un emendamento dal regolamento sull’asilo. Nel regolamento approvato si dice che il nido d’infanzia deve contribuire a integrare le differenze ambientali e socio-culturali. Forse potrebbe essere una dichiarazione d’intenti sufficiente. Invece no. Quelli del Pd volevano la seguente aggiunta: “anche assicurando la presenza di materiali ludico-didattici che fanno riferimento alle diverse culture”. Niente da fare, l’aggiunta viene cancellata. E’ a questo punto che parte una campagna social che è tutta fuffa: attenzione, grida la sinistra antirazzista, a Codroipo vogliono vietare i bambolotti neri all’asilo. A parte il fatto che le bambole per la sinistra femminista sono un gioco “sessista”, e quindi non dovrebbero proprio esserci negli asili, ma sarebbe carino conoscere una maestra che per fare integrazione fa giocare una bimba nera con un bambolotto nero. Che integrazione sarebbe? Semmai col bambolotto nero deve giocarci la bimba bianca, e col bambolotto bianco la bimba nera. Ma lasciamo stare queste assurdità ludico-sociologiche. A Codroipo bocciano un emendamento del Pd al regolamento e la faccenda diventa che sono vietati i bambolotti con la pelle scura, mentre è vero il contrario: e cioè che i bambolotti neri non sono obbligatori. Giustamente il sindaco, Fabio Marchetti, non si capacita di questa bufala diventata in poche ore virale. Tanto più che gli stranieri a Codroipo sono circa 1160, e nessuno ha mai subìto discriminazioni. Oggi i giornali fanno marcia indietro, ma quanti hanno creduto ieri a questa stupidaggine, che è stata anche autorevolmente commentata da Debora Serracchiani e da Laura Bodlrini?