Uccide il ladro e viene indagato, aveva subito 38 furti. Salvini: «Sto con chi si difende»

28 Nov 2018 12:38 - di Renato Fratello

Svegliato dal rumore di vetri infranti, scende al piano inferiore spara e uccide il ladro. È accaduto poco prima delle 4 di questa mattina a Monte San Savino (Arezzo). La vittima è un 29enne di origine moldava. Fredy Pacini, 57 anni, dopo aver subito 38 furti negli ultimi anni, da tempo aveva l’abitudine di dormire dentro il capannone della ditta per difendere la sua proprietà e aveva raccontato anche in programmi televisivi la sua storia e i motivi della sua esasperazione. Ascoltato dal pm di turno della Procura di Arezzo il gommista, indagato per eccesso di legittima difesa, avrebbe spiegato che era nel pieno del sonno quando è stato svegliato dal rumore dei vetri di una finestra che erano stati infranti con una mazza. A quel punto sarebbe quindi sceso al piano di sotto del magazzino e avrebbe sparato d’istinto contro l’uomo colpendolo agli arti inferiori e centrando l’arteria femorale. Secondo quanto emerso, la vittima aveva un complice che sarebbe riuscito a fuggire. A chiamare i carabinieri sarebbe stato lo stesso Pacini.

I colpi di pistola, secondo quanto si è appreso, sarebbero stati esplosi quando il gommista avrebbe avuto la certezza di essere un’altra volta vittima di un raid da parte dei ladri. Il 29enne ferito si sarebbe trascinato fuori dal capannone e avrebbe cercato di scappare ma è caduto a terra strada, morendo dissanguato. Sarebbe stato centrato a un’arteria femorale. Inutili i tentativi di soccorso da parte del 118. Sarebbero state viste due ferite d’arma da fuoco, una al ginocchio e l’altra alla coscia. La tragedia si è consumata in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino. I carabinieri hanno rinvenuto all’ingresso del capannone del gommista la mazza adoperata dai ladri per spaccare il vetro e penetrare all’interno.

«Dopo il Decreto Sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Capisco lo stato d’animo di Fredy Pacini, a cui va totale solidarietà e vicinanza. Esprimo questi sentimenti umani a lui e alla sua famiglia, per una drammatica vicenda in cui è stato messo a dura prova», ha detto il sindaco di Monte San Savino, Margherita Scarpellini. «Sono rimasta molto dispiaciuta da questo dramma e posso immaginare come si sentisse e si senta il signor Pacini – ha aggiunto il sindaco – La nostra comunità è scossa da questa drammatica vicenda e tutti siamo vicini alla famiglia».

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