Lanciano, l’irruzione e la barbarie: le telecamere svelano il brutale piano dei rapinatori (VIDEO)
L’arrivo a Lanciano, le fasi preparatorie, l’arrivo della golf in villa: poi l’irruzione violenta, il brutale pestaggio, le minacce efferate e, subito dopo, le immagini dello scempio compiuto con la rapina choc ai coniugi Claudio Martelli e Niva Bazzan. Un video pubblicato sul sito de il Giornale riprende il folle piano della banda di rumeni – proprio oggi è stato estradato uno dei sei ladri romeni che era ancora latitante – e le fase preliminari del colpo.
Rapina a Lanciano, le telecamere registrano le fasi del brutale colpo
Dunque, se fino a un mese fa le istantanee dell’orrore si erano fermate al volto tumefatto dell’uomo e all’orecchio mutilato della donna, segni evidenti del brutale assalto subito da una banda di rapinatori senza scrupoli, oggi quanto accaduto nella villa della coppia nella cittadina abruzzese aggiorna la sequenza dei fatti e le immagini della loro brutalità ai fotogrammi e alle sequenze del video postato sul quotidiano diretto da Sallusti. Secondo quanto riferito da il Giornale, infatti, «la procura ha diffuso oggi le immagini che incastrerebbero quattro dei sei componenti della banda per la rapina choc del 23 settembre scorso. Le loro “icone” si vedono scorrere lungo il percorso che li ha portati verso villa Martelli. Siamo al giorno che precede la notte degli orrori. I quattro accusati – registra puntualmente il quotidiano milanese – alle 18.06 sono in città. Colteanu e Turca Ion Cosmin entrano in un bar. Poco dopo Colteanu utilizza il cellulare: sono le 18.22. Un minuto dopo i due rientrano nel loro covo che si trova poco distante. A quel punto un membro della banda e Turlica Aurel entrano nel covo, dove quest’ultimo parla con il proprietario dell’appartamento». Un’ora dopo i quattro rapinatori stranieri lasciano la base operativa – immaginiamo dopo aver messo a punto i dettagli dell’imminente agguato – e si dirigono, a bordo di due auto – una Golf e una Bmw – verso piazza Aldo Moro, proseguendo solo con il mezzo di grossa cilindrata.
Le indagini, il fermo delle belve, l’estradizione del sesto componente della banda
Il resto è la cronaca di un orrore drammaticamente noto: l’atroce risveglio nel cuore della notte dei coniugi, le minacce, le botte, la mutilazione del lobo della donna, la paura e la fuga con un magro bottino. Già, perché le immagini che immortalano anche le camere distrutte dall’irruzione dei ladri e uno dei rapinatori registrato allo sportello del bancomat dove preleva i soldi con le carte di credito rubate alle due vittime. L’epilogo investigativo e giudiziario, poi, riguarda l’individuazione delle sei belve, il loro arresto – e da ieri anche il trasferimento di alcuni di loro a rischio linciaggio da parte di altri detenuti – la cattura in un secondo momento del 34enne romeno scovato mentre era latitante in Romania e estradato in Italia.