Fisco, due le sanatorie in arrivo: ecco come e dove regolarizzare

15 Nov 2018 13:00 - di Gianluca Corrente

Novità sul fronte del fisco, con due sanatorie in arrivo. La prima, che entra nel decreto fiscale, riguarda le irregolarità formali. La proposta di modifica dovrebbe essere presentata in commissione Finanze al Senato e consentirà di regolarizzare la propria posizione pagando 150 euro. Secondo quanto si apprende, il ministero dell’Economia avrebbe dato il via libera alla norma, che sarà inserita nel provvedimento con un emendamento. Stando ai primi calcoli, il gettito atteso con questa operazione è di circa 800 milioni.
La seconda sanatoria concerne invece le sanzioni per la fatturazione elettronica, che diventa obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2019. La proposta, approvata in Commissione Affari Europei della Camera, mira «ad andare incontro alle imprese artigianali che per il 2019 non riusciranno o lo faranno solo in parte ad ottemperare agli obblighi previsti dal decreto», hanno spiegato i deputati della Lega Marco Maggioni e Alessandro Giglio Vigna, precisando che si tratta di un’attenuazione delle sanzioni e non di una sanatoria vera e propria, come aveva osservato il deputato dem, Filippo Sensi.
«Nel processo che porta alla completa fatturazione elettronica le imprese artigianali vanno accompagnate e non vessate come vorrebbe invece fare il Pd – hanno sottolineato i due deputati leghisti -. Per questo il nostro parere votato dalla commissione Politiche europee della Camera ha chiesto di attenuare le sanzioni per l’anno 2019 e non sanarle del tutto. Il fatto che il Pd parli di sanatoria e si faccia paladino delle sanzioni rende l’idea di come sia scollegato dalla realtà e lontano dalle esigenze di chi lavora e porta avanti una piccola azienda».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • gianni 15 Novembre 2018

    Lega stai perdendo il tuo vantaggio e al nordest stai ritornando al punto di partenza.
    Ringrazia la tua compagnia al governo.