Beccato a spacciare a Roma: viene fuori che il pusher tunisino era stato espulso
Beccato a spacciare impunemente, come se potesse continuare a delinquere in spregio della legge e nell’assoluta indifferenza dei suoi precedenti penali che, quantomeno, avrebbero dovuto fungere da deterrente: almeno in Italia, da dove il 23enne tunisino era stato fermato e rimpatriato a marzo dell’anno scorso. E invece…
Tunisino beccato a spacciare a Roma: viene fuori che era stato espulso
Invece, già arrestato ed espulso, con successivo rimpatrio nel marzo 2017, la scorsa notte, i carabinieri della Stazione Porta Portese, lo hanno arrestato di nuovo: e il 23enne di nazionalità tunisina, arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, è tornato nuovamente in cella. I carabinieri, passando in via Gerolamo Cardano, hanno notato uno scambio “anomalo” – e decisamente sospetto – tra due giovani. Intervenuti nell’immediato, i militari li hanno bloccati ed hanno accertato che il 23enne aveva appena venduto due dosi di hashish ad un giovane studente, poi identificato e segnalato al prefetto.
Arrestato e rimpatriato nel marzo dell’anno scorso
La perquisizione personale a carico del pusher ha poi permesso di trovare altre tre dosi di hashish e la somma di 20 euro, appena intascata (guarda caso)… Neanche a dirlo, subito dopo l’arresto, il 23enne è stato accompagnato in caserma e sottoposto ad ulteriori accertamenti : da qui la scoperta che il 23enne tunisino era stato già espulso con un provvedimento del Questore di Arezzo il 13 marzo del 2017 e rimpatriato tre giorni dopo. Peccato che nel giro di breve sia anche tornato e abbia ripreso a delinquere come se nulla fosse…
Sbattiamolo in galera per dieci anni (possibilmente in regime di carcere duro): vedrete che quando uscirà se ne ritornerà autonomamente a pascolare i cammelli.