Fango su Uliveto: “Atlete nere nascoste nella foto”: ma la verità è un’altra
Acqua Uliveto celebra le Azzurre, ma “dimentica” le atlete nere: è questo il verdetto univoco che si scatena sui social presi d’assalto dai buonisti appena il giorno dopo l’argento conquistato dalle nostre atlete azzurre nella finale contro la Serbia in Giappone. Ma i buonisti sempre pronti a gridare agli italiani razzisti, se ne dovranno fare una ragione, la verità non è come l’hanno dipinta. La polemica sul presunto razzismo del noto sponsor della Nazionale di Volley femminile è nato dalla fotografia celebrativa pubblicata dalla Uliveto che aveva l’intenzione di lanciare un grido di gioia e di ringraziamento. Ma la grande bottiglia verde che campeggia nella foto nasconde Paola Egonu (la pallavolista simbolo della nostra Nazionale nonché miglior realizzatrice del torneo). E nello scatto non compare neanche Miriam Sylla, l’altra grande protagonista dell’avventura azzurra, nata in Italia da genitori della Costa d’Avorio. Sui social e si è scatenata la condanna per direttissima dello sponsor: oscurate perché nere. La realtà è diversa.
Intanto l’azienda ha negato ogni addebito per bocca di Patrizio Catalano Gonzaga, direttore marketing e media del gruppo. Che ha dichiarato al Corriere: “Lo scatto è d’archivio e ci è stato fornito dalla Federazione. La scelta è stata casuale. Come si può verificare sui nostri account Instagram o Facebook o guardando le precedenti pubblicità, sono sempre presenti tutte le atlete. Cerchiamo semplicemente di alternare le foto”. Una spiegazione avvalorata dal fatto che solo due giorni prima, nella pagina dedicata da Uliveto alla qualificazione per la finale, comparivano anche le atlete di colore.
Uliveto ha poi pubblicato sul proprio account Instagram una foto in cui si vedono esultare tutte le azzurre, comprese Sylla ed Egonu. E subito dopo, un’altra spiegazione: “Uliveto ha seguito con entusiasmo l’avventura di tutte le nostre atlete pallavoliste, tutte, senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra ed alle sue componenti è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social. Contrastiamo pertanto fermamente qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra!”, ha scritto l’azienda.
Ma a cercar bene la verità viene fuori dell’altro. Recuperando la fotografia originale (o meglio, quella di qualche secondo prima o dopo) – come ricostruisce il Corriere – “si scopre innanzitutto che Sylla non è presente. L’altra giocatrice coperta dalla bottiglia d’acqua è Serena Ortolani. Schiacciatrice, classe 1987. E — spiace doverlo sottolineare in questo modo — bianca. La Federazione Italiana Pallavolo conferma al Corriere che si tratta di una foto di archivio e non relativa alla competizione in Giappone. Risale alla Volleyball Nations League, che si è svolta da maggio a luglio 2018”. Ma soprattutto – come fa notare il Corriere – le atlete nascoste dalla bottiglia non sono quelle che si pensava. Difficile quindi pensare a un movente “razzista” nel piazzare la bottiglia proprio su di loro. Intanto la cultura del sospetto si è messa in moto…
Meloni: “Che pena”
Dal suo profilo Fb la Meloni interviene sul polverone che si era alzato. “I devoti al politicamente corretto gridano al razzismo contro #Uliveto per una pubblicità in cui verrebbero censurate alcune atlete di colore. Peccato che la realtà sia ben diversa. Che pena!”, scrive la leader di FdI postando una delle tante fotografie dal sito Instagram di Uliveto in cui tutte le atlete nessuna esclusa compaiono insieme., Gioiosamente.
chiamarli buonisti e’ solo un eufemismo : ogni qual volga incontro o vedo uno di loro “RIVEDO INYERA E COMPLET e non censurta, LA SCENA DEMONIACA DI PIAZZALE LORETO” come fosse ancora oggi. in fede mi firmo, paolo rospo
Inutile cercare di capire come ragionano quelli della sinistra deviata (Renziani stalinisti amici dei banchieri) perché le recenti sconfitte gli hanno resi biliosi, settari e cattivi nei confronti degli italiani che secondo loro sono degli idioti da combattere e odiare. Comunque nervi saldi, niente reazioni scomposte (ci metteremmo al loro stesso piano) e determinazione in ogni tornata elettorale, votando il centro destra (un poco meno FI finché Berlusconi continua a fare il pistola) per azzerare il PD e tutta la sinistra che ha massacrato i lavoratori, i pensionati e tutti gli italiani onesti.
Neanche nela foto istagram delle azzurre in festa compare la povera Serena Ortolani. Basta con questo razzismo contro la povera Serena! ahahah… la butto in ridere per non piangere… poveracci che tristi persone prive di argomenti veri.
Sono la vergogna del Paese, irriducibili, tignosi e volgari oltre che cattivi di sentimenti, ma dopo tutto cosa ti aspetti da un comunista?
sono compassionevoli
Ci stupiamo? Ma se basta dire “immigrati” invece di “migranti” per fare arricciare il naso alla sinistra al caviale. Pochi sono gli articoli o le TV che, apertamente, facciano notare come una comunità di 3,5 milioni di persone, le nostre “risorse boldriniane” fornisca il 38% dei detenuti nelle nostre carceri. Noi siamo 60 milioni. Non c’è proporzione. Ormai “razzista” è diventato un insulto polifunzionale. Un vegano, belli pure quelli, chiamano razzista un onnivoro. Se il ‘900 fu un secolo assassino (e lo fu) questo è il secolo suicida. Auguri!
Cari signori buonisti AMANTI DEL POLITICALLY CORRECT, CHE VI ATTACCATE ANCHE AL FUMO DELLA PIPA PUR DI GETTARE FANGO SUI VOSTRI AVVERSARI, VE NE DOVETE FARE UNA RAGIONE, IL 4 MARZO MOLTI ELETTORI CON UN TOCCO DI MATITA VI HANNO FATTO S P A R I R E, QUINDI TACETE, FATE SOLO PENA!!
pietosi e vergognosi . parlano perchè hanno la bocca piena di lingua e nel cervello nulla .se solo avessero visto la partita si sarebbero accorti delle cavolate che savano scrivendo . stalinisti de cavolo .