Milano, notte d’inferno: 32enne stuprata e rapinata da un tassista abusivo marocchino

25 Set 2018 11:10 - di Greta Paolucci

Il copione dell’orrore si è replicato ancora una volta: il set è nuovamente la Milano notturna, i protagonisti un carnefice straniero pronto a smettere le vesti del tassista abusivo per indossare quelle dello stupratore e del brutale rapinatore, insomma dell’aguzzino di una giovane donna di ritorno da una serata in discoteca. L’uomo, un immigrato  marocchino, ha caricato sulla sua vettura la ragazza in zona Corvetto e l’ha portata a casa sua a Corsico, dove ha abusato di lei e dopo p’ha anche rapinata. Per questo le accuse che gravano sulle sue spalle sono di violenza sessuale, rapina e sequestro di persona.

Milano, tassista abusivo marocchino sequestra, violenta e rapina una cliente

E sono stati proprio i Carabinieri di Corsico a individuare, intercettare e fermare l’uomo, un 32enne originario del Marocco, che ha caricato in auto, portato a casa sua, stuprato e rapinato una 32enne, anche lei marocchina, reduce da una serata trascorsa in discoteca. Forse per ingenuità, forse perché quell’uomo era un suo connazionale, fatto sta che la giovane si è fidata, non pensando che l’orco fosse in agguato dietro l’angolo, pronto a colpire proprio quando la vittima pensa di essere ormai al sicuro, pur incrociando comunque le dita: si sanno i rischi che si corrono prendendo un taxi abusivo, ma spesso – e forse anche in questo caso –  si cerca di risparmiare comunque qualcosa sulle spese di trasporto notturno, disposti a correre il rischio. Eppure, stavolta come nell’ultimo caso analogo precedente avvenuto a maggio e che riportiamo di seguito, il pericolo si concretizza e a pochi metri dalla discoteca che si è appena lasciata, e si trasforma in orrore e violenza.

Choc a Milano, 19enne stuprata dall’autista di un taxi abusivo

E allora, era una notte quasi estiva, quella della fine di maggio scorso, sempre a Milano, quando, appena chiuso lo sportello, si è aperta una finestra sull’orrore: poche centinaia di metri, e l’autista prova a fare qualche avances, ma il rifiuto della ragazza scatena ancor di più l’istinto predatorio dell’autista che, a quel punto, non lascia scampo alla giovane. Lei lotta, disperatamente, con tutte le sue forze, facendo appello a quell’istinto di sopravvivenza che la induce a resistere, a opporsi con tutta se stessa alla ferocia della sopraffazione, ma l’epilogo è drammatico. Poi, dopo minuti che devono esserle sembrate ore, la ragazza riesce a liberarsi dalla morsa del suo aguzzino e a scappare: è ferita, sotto choc, terrorizzata e incredula, ma riesce lo stesso a recuperare forza e lucidità quando, arrivata nella caserma dei carabinieri, di via Copernico compila la denuncia che ricostruisce nel dettaglio l’orrore appena vissuto. E subito per i militari è scattata la caccia all’uomo: cercavano un giovane con un leggero accento dell’Est. Come nel gennaio scorso, quando un altro tassista abusivo, di origini albanesi, era stato arrestato per violenza sessuale aggravata su due passeggere che, nonostante lo choc e i fumi dell’alcol, lo hanno inchiodato grazie al ricordo, quasi un flash, di un cuore rosso affisso allo specchietto retrovisore dell’auto che utilizzava come taxi. Abusivo.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Giuseppe Forconi 25 Settembre 2018

    Ola!!! Magistrati, sveglia….. c’e’da ripulire l’Italia, quando sbattiamo fuori quelli che avete fatto entrare dietro consiglio di renzi e della boldrina ??