Roma, famiglia di usurai finisce in manette: agivano a Montespaccato

20 Ago 2018 13:49 - di Redazione

Una intera famiglia di usurai in manette a Roma. Nel corso della notte, nella Capitale e a Ladispoli, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale DDA, nei confronti di quattro soggetti, appartenenti ad un unico nucleo familiare, accusati, a vario titolo, di usura aggravata e continuata ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, reati commessi tra gli anni 2016 e 2018. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – DDA e condotta dai Carabinieri, ha fatto luce su un complesso sistema usurario, con un giro d’affari di decine di migliaia di euro. Le indagini sono state avviate a giugno 2018, a seguito del sequestro di documentazione finanziaria – tra cui assegni e cambiali riconducibili a terze persone – operato il decorso 19 giugno nei confronti di Marco Sterlicchio, destinatario, insieme ad altre 57 persone, di un provvedimento restrittivo emesso nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata ”Hampa”, che ha permesso di sgominare un’associazione per delinquere, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata da Franco Gambacurta, i cui partecipi hanno commesso svariati delitti contro la persona ed il patrimonio aggravati dal metodo mafioso, acquisendo altresì il controllo occulto di attività imprenditoriali e di risorse economiche. Gli approfondimenti investigativi, consistiti in attività tecniche, pedinamenti ed escussione dei titolari della documentazione sequestrata, hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire l’attività della famiglia di usurai, l’entità dei prestiti e dei rispettivi interessi usurari pretesi nel corso degli anni da Sterlicchio, in concorso con la moglie T.G. ed i figli S.R. (trentenne) e S.G. (ventitreenne). In particolare, è emerso che Marco Sterlicchio, dall’anno 2016 all’anno 2018, ha posto in essere l’attività usuraria nei confronti di diverse persone. Una intermediatrice immobiliare, alla quale ha versato, in tre diverse circostanze, la somma di euro 63.000,00, pretendendo la restituzione di euro 165.000,00, di cui 100.000,00 euro già consegnati, con un tasso usurario compreso tra il 300% ed il 500%; un carrozziere, il quale ha consegnato euro 3.200,00 per estinguere il debito di una terza persona, ammontante ad euro 2.800,00, con un tasso usurario del 150%; una commessa, alla quale ha versato, in diverse circostanze, la somma di euro 2350,00, pretendendo la restituzione di euro 4000,00, con un tasso usurario compreso tra il 240% ed il 1000%; una barista, alla quale ha corrisposto, in diverse circostanze, la somma di euro 4200,00, pretendendo la restituzione di euro 5000,00, con un tasso usurario compreso tra il 150% ed il 540%. Le indagini, inoltre, hanno permesso di documentare che, in una circostanza, gli usurai Sterlicchio, al fine di assicurarsi il profitto dell’usura in atto, minacciavano una delle vittime di pesanti ritorsioni personali, facendo riferimento anche all’eventuale intervento di appartenenti alla nota famiglia malavitosa dei Casamonica per la riscossione del denaro.

 

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