«Maschilismo tossico» alla Mostra di Venezia: Hollywood Reporter la spara grossa

28 Ago 2018 18:33 - di Bianca Conte

In un rigurgito di ipocrisia liberal hollywoodiana, la stampa di settore d’oltreoceano dimostra di non riuscire proprio a pacificarsi con la rivoluzione appena patita. Insomma, proprio non ci vogliono stare: e il fatto che il movimento #Metoo, nato dopo lo scandalo Weinstein da una costola della comunità arcobaleno Lgbt, non abbia attecchito nel Belpaese, come ci si sarebbe potuti aspettare, subendo proprio in queste ore il colpo di grazia inferto a suon di tweet con le rivelazioni sul presunto scandalo sessuale addebitato ad Asia Argento – accusata di aver ammesso via sms di aver avuto rapporti intimi con Jeremy…, all’epoca dei fatti minorenni – rischia di far pesare ulteriori ripercussioni anche sulla Mostra del Cinema di Venezia, accusata niente di meno in un articolo pubblicato su Hollywood Reporter, a firma di Ariston Anderson e Scott Roxborough, di «rispecchiare la cultura di maschilismo tossico dell’Italia». Sotto accusa, per la coppia di editorialisti d’oltreoceano, gli organizzatori del Festival della Laguna e la loro presunta «incapacità di premiare il talento femminile».

Stampa Usa, la Mostra di Venezia? Rispecchia il maschilismo tossico dell’Italia

E così, citando una lettera che rivendica la parità di genere inviata dalle rappresentanti di diversi network europei femminili al presidente della Biennale Paolo Baratta, il sito statunitense – non ancora pago – prosegue la sua invettiva a quattro mani osservando, non proprio tra le righe, come per il secondo anno consecutivo nel carnet della competizione cinefila compaia una sola donna tra i 21 artisti in concorso per la conquista del prestigioso Leone d’oro: l’australiana Jennifer Kent, regista di The Nightingale. Una scelta che, secondo la testata, sarebbe una «conseguenza naturale del vecchio modo di pensare italiano che si è testardamente rifiutato di cambiare con i tempi». Tempi corrotti oltreoceano dalla teoria gender che invece nel vecchio continente continua a fare fatica a imporsi dettando legge. Non per niente, a conferma del loro j’accuse, i giornalisti dell’Hollywood Reporter citano il «limitato impatto sul mondo reale» che, contrariamente a quanto accaduto a casa loro, avrebbe avuto in Italia il movimento femminista #MeToo, peraltro ora indebolito ancora di più a causa delle recenti accuse di molestie mosse contro una delle sue principali portavoce: Asia Argento.

La replica risentita del direttore della Mostra, Alberto Barbera

Accuse e recriminazioni che tradiscono un modo di guardare al nostro Paese e alla nostra cultura anacronistico e macchiettistico, come se a rappresentare iconograficamente e simbolicamente il Belpaese fossero ancora spaghetti, pizza e mandolino, mafia e migranti con la valigia di cartone tenuta insieme con lo spago. Insomma, un duro attacco all’Italia e ad uno dei suoi appuntamenti artistici e spettacolari più prestigiosi e importanti; un colpo basso inferto alla Mostra di Venezia, eretta a emblema culturale “tossico” e sessista, che ha suscitato una risentita reazione dello stesso direttore del Festival, Alberto Barbera. «Secondo Hollywood Reporter sarei un rappresentante della cultura italica condita di maschilismo tossico, perché ignoro il talento femminile avendo scelto per #Venezia75 film di registi uomini in base al nome e non alla loro qualità», ha spiegato Barbera riassumendo la questione su Twitter e lamentando: «Non so se ridere o piangere». Ci sarebbe anche di che replicare, ma tant’è: e Barbera affida all’agenda degli appuntamenti la risposta che rispedisce al mittente accuse e inaccettabili polemiche. E allora, stando al calendario degli eventi in programma, tra le stelle in lungo che calcheranno il red carpet veneziano a conferma e sublimazione del «talento femminile», al Lido sfileranno numerose star internazionali, da Lady Gaga a Natalie Portman, da Dakota Johnson a Tilda Swinton, solo per citarne alcune. La lista delle dive attese in Laguna è lunga. E l’attesa sta per terminare. Speriamo anche le polemiche…

Commenti

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  • valerie 29 Agosto 2018

    Ormai non c’è giorno che in qualche ambito della politica o dello spettacolo qualcuno non sputi veleno, e il vostro veleno è un balsamo, quanto mi fate godere, prog, dem, gender, metoo, Saviano, Toscani, Boldrini, e tutto il resto, vi prego continuate…