La sinistra antifà contro Fontana: «È un governo sempre più nero»
Puntuale e scontato è partito il contrattacco della sgangherata macchina da guerra anti-fascista, “sinceramente democratica” e “pluralista”, (dem, Leu e grillini in prima fila), al ministro Lorenzo Fontana, colpevole di aver proposto la cancellazione della legge Mancino, un’arma ideologica, ha spiegato il titolare del minsitero della Famiglia e delle disabilità, per demonizzare inesistenti pericoli fascisti e razzisti che finisce per punire la libertà di opinione degli italiani. Nell’orgia di scandalizzate denunce e di allarmi per la tenuta della democrazia spicca il commento elegante del senatore grillino Matteo Mantero che invita Fontana a «occuparsi dei disabili invece di sparare cazzate in giro».
La sinistra antifascista all’attacco di Fontana
Tra le prime repliche quella del senatore democratico Andrea Marcucci: «È un governo sempre più nero. Il ministro della famiglia (sic) Fontana ora propone di abolire la legge Mancino che vieta l’apologia di fascismo. La cosa grave è che non si tratta di un colpo di sole di un ministro un po’ strambo», scrive su Twitter. Ma la più facinorosa è la pattuglia di Liberi e Uguali pronta. Roberto Speranza arriva a chiedere la testa del ministro lanciando l’hastag #Fontanadimettiti: «L’Italia è una repubblica democratica antifascista e antirazzista. Chi non lo ricorda non è degno di fare il ministro», dice. «Il ministro Fontana con la proposta di abolire la legge Mancino ha svelato il progetto politico salviniano: sdoganare il neofascismo e saldare definitivamente la Lega con i movimenti e la cultura dell’estrema destra. Se questa proposta diventerà un atto del governo, sappiano M5S e Lega, che per impedire questo oltraggio alla nostra democrazia repubblicana e antifascista, questa volta sul tetto di Montecitorio ci andremo noi, le deputate e i deputati di Liberi e Uguali», avvertono minacciosi Federico Fornaro e Rossella Muroni, capogruppo e vicecapogruppo di Liberi e Uguali a Montecitorio. Una vera e propria caccia all’uomo “nero”. In un crescendo di preoccupati allarmi per le parole del “pericoloso ” ministro la sinistra nostalgica dell’antifascismo arriva a chiedere l’intervento di Matteo Salvini. I gruppi del Pd e di Leu alla Camera hanno chiesto la convocazione urgente del ministro dell’Interno «affinché spieghi in Parlamento se dichiarazione del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana di abrogare la legge Mancino sia frutto di un’opinione personale o se è un’intenzione, che prelude a conseguenti azioni politiche, condivisa dal governo»
In democrazia non esistono i reati di opinione