India, in 22 stuprano per 7 mesi una ragazzina: sugli orchi incombe la pena capitale
Un incubo durato sette lunghi, mesi. Mesi di violenze, di minacce, di ricatti, di dolore silente, di paura. Mesi alla mercé di 18 mostri, 18 aguzzini dai 23 ai 66 anni, tutti voraci e complici nell’abusare di una ragazzina di 11 anni con problemi di udito. Oggi gli orchi sono stati arrestati con l’accusa di aver violentato una minore: un’accusa che in India – dove l’orrore si è consumato – in base alla legge sulla protezione dei minori dai reati sessuali (Protection of Children from Sexual Offence Act), prescrive la pena capitale per i condannati per violenza sessuale sui bambini.
India, in 22 stuprano per 7 mesi una ragazzina di 11 anni
Dunque, almeno 18 uomini sono stati arrestati in India per aver violentato per oltre sette mesi una ragazzina di 11 anni con problemi all’udito. Lo riferisce la polizia aggiungendo che i violentatori, 22 in tutto, lavoravano come operai e guardie di sicurezza in un complesso di appartamenti nella città di Chennai. Le autorità stanno ora dando la caccia agli altri. La ragazza con problemi di udito è stata presumibilmente sedata e drogata con soft-drink dagli aggressori, tra cui la guardia di sicurezza dell’edificio e l’addetto all’ascensore. Gli uomini, di età compresa tra i 23 ei 66 anni, uniti dal folle piano criminale, hanno anche realizzato alcuni video durante gli stupri, con i quali hanno costretto la ragazza al silenzio sotto la minaccia di diffondere i filmati.
Ora gli orchi, dai 23 ai 66 anni, rischiano tutti la pena capitale
I genitori dell’11enne hanno presentato una denuncia alla polizia dopo che la figlia ha raccontato tutto alla sorella maggiore. «Abbiamo arrestato tutti i 18 accusati per il crimine efferato», ha detto un funzionario della polizia locale in condizione di anonimato. «L’hanno aggredita sessualmente più volte in un magazzino sulla terrazza dell’edificio negli ultimi sette mesi». Gli imputati sono apparsi oggi in tribunale che li ha mandati in prigione in attesa del processo. Ora tutti loro rischiano la pena capitale.
Mica c’è da aspettare tanto, fateli fuori e non se ne parla più
mi sembra che in india (così come in pakistan e bangladesh) sia pratica abbastanza diffusa quella di stuprare e uccidere bambini e adolescenti… ma la boldrina dice che dobbiamo adottare le loro tradizioni…
se è per questo anche in gran bretagna le bande di paki cacciano ragazzine bianche da stuprare. E’ una cosa andata avanti per anni e anni ma messa a tacere per evitare che la comunità islamica si offendesse. Solo adesso stanno emergendo le responsabilità di politici e polizia intente a mantenere il politically correct. Ma di sicuro fra un pò avremo lo stesso problema in Italia.
Se fosse dimostrato che la pena di morte funziona come deterrente anche in un solo caso, già questo sarebbe sufficiente per legittimare un suo ripristino (la vita di un delinquente contro la vita di un innocente). Al di là del caso sopra riportato, invito Il Secolo d’Italia a promuovere dibattiti sull’argomento.