“Salvini si sta mangiando il M5S”. E parte la raccolta di firme dei grillini contro Di Maio

21 Giu 2018 17:07 - di Monica Pucci

Luigi Di Maio continua ad accusare i media: «Ci ignorano o ci attaccano, vuol dire che siamo sulla strada giusta, il leit motiv è accusarci di essere un governo fascista oppure comunista ma io da un anno avevo sollevato il tema delle Ong…». Il problema, però, è che su quel tema, così come su tutti gli altri, dalle tasse a Equitalia, dai campi Rom alle battaglie in Europa, l’unico che parla, emerge, incassa consensi e vola nei sondaggi è il leghista Matteo Salvini. Ecco perché i parlamentari grillini sono in rivolta contro il loro vicepremier, accusato di non tenere a bada quel Salvini che “gioca a fare il premier”.

Da qui la prima mossa, di guerra, contro Di Maio: la richiesta di maggiore collegialità, una raccolta di firme per cambiare gli statuti dei gruppi parlamentari e “togliere così potere politico a Di Maio”. L’indiscrezione è contenuta in un articolo di un giornale notoriamente molto ben informata sulle cose grilline, il Fatto Quotidiano, che ricostruisce il travaglio delle pattuglie parlamentari grilline alle Camere.

La raccolta firme – secondo il quotidiano diretto da Marco Travaglio – punterebbe a modificare gli statuti dei gruppi parlamentari, restituendo alle assemblee di senatori e deputati il potere di nominare i propri organi. Attualmente il nome del presidente del gruppo è “proposta” dal capo politico e quindi ratificata a maggioranza assoluta dai membri. Ma il capo, cioè Di Maio, conserva il potere di revocare il presidente e può proporgli i nomi che andranno a costituire il direttivo.  Uno strapotere, quello di Di Maio, che andrebbe arginato per poter modificare anche la linea “nazionale” di subalternità alla Lega. Siamo già alla conta…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *