Governo, il M5S batte un colpo: arriva il decreto “terre dei fuochi”
Si chiamerà decreto “Terre dei fuochi” ed estenderà a beneficio del ministro dell‘Ambiente Sergio Costa, gli strumenti investigativi straordinari già sperimentati per contrastare l’emergenza nelle province di Napoli e Caserta. Sotto il profilo politico, è la risposta grillina alla netta supremazia conquistata dal partner di governo Matteo Salvini in queste prime settimane di attività dell’esecutivo giallo-verde. A darne notizia, l’Huffington Post, che dà conto di una limatura, proprio in queste ore, di un’opera di limatura del testo da parte degli esperti del ministero.
Rafforzati i poteri del ministro Costa
Il provvedimento arriverà il prossimo martedì nel Consiglio dei ministri. Il piano predisposto da Costa prevede lo spostamento in capo al ministero dell’Ambiente di tutte le competenze relative a situazioni di forte criticità ambientale simili a quelle riscontrate in Campania. Di fatto sottrae al ministero dell’Agricoltura le competenze che riguardano la filiera agroalimentare. Siamo dunque in presenza di una legge speciale grazie alla quale il governo centrale, attraverso il dicastero dell’Ambiente, può procedere senza intoppi burocratici e senza intese, consultazioni e concertazioni con i livelli istituzionali sottoposti, a cominciare da quelli provinciali, in tutti quei casi dove combinazione di rifiuti interrati illegalmente e roghi tossici mettano a rischio il complesso suolo-sottosuolo-aria, arrivando a poter provocare danni sistemici e di lungo periodo, come in alcune zone “terre dei fuochi” del Veneto, della Sicilia, o a est di Roma.
“Terre dei fuochi” arriva martedì in Cdm
È fin troppo evidente che il M5S confida nell’impatto che il decreto “Terre dei fuochi” otterrà presso l’opinione pubblica, almeno di quei settori più sensibili verso le tematiche della sicurezza ecologica e alimentare. L’intento è quello di controbilanciare politicamente l’attivismo esibito dalla Lega sul tema dell’immigrazione e della sicurezza. Alleati sì, ma concorrenti. Non foss’altro perché a trovarsi nella posizione più scomoda è proprio Luigi Di Maio, costretto alla difensiva dal partner Salvini, da un lato, e incalzato, dall’altro, dai primi sintomi di perplessità e di delusione che cominciano a manifestarsi tra gli stessi parlamentari grillini.
centraline di sorveglianza in automobili semi demolite e beccarli mentre scaricano, sequestro mezzi di trasporto…… direttissima per inquinamento e ritiro licenza di guida e se muratori…, vedrai che riduci !