Berlusconi: «Dobbiamo cambiare». E spunta il piano per la controffensiva

5 Giu 2018 13:22 - di Milena De Sanctis

Da imprenditore di successo sa che un brand, finito il suo “ciclo”, va cambiato. Silvio Berlusconi va ripetendo da tempo che Forza Italia, la sua creatura politica fondata nel ’94, va rilanciata e rinnovata, puntando su volti nuovi, possibilmente giovani. Ora con il ruolo di opposizione che Forza Italia si prepara a svolgere dopo la nascita del governo giallo-verde e dopo la riabilitazione che gli ridà piena agibilità politica, raccontano i suoi fedelissimi, l’ex premier starebbe aspettando solo il momento più opportuno per agire. L’obiettivo è riportare Forza Italia dal 14% (registrato il 4 marzo, giorno dello storico sorpasso di Matteo Salvini) al 20%.

Berlusconi, serve “una cabina di regia”

Il Cavaliere ha un piano. Di certo, a breve, qualche coordinatore regionale sarà sostituito e gli assetti organizzativi verranno rivisti. Serve un “cambio di passo” e “una cabina di regia” per decidere e gestire la linea politica day by day e evitare fughe in avanti di singoli, con conseguenti divisioni interne, puntualmente presi di mira dalla stampa, è il ragionamento che viene fatto nell’inner circle berlusconiano.

Tramontata l’idea di un coordinatore unico, sul tavolo di Arcore, riferiscono, in queste ore ci sarebbero due opzioni: la creazione di un “comitato ristretto” formato dai fedelissimi, una sorta di war room permanente, o meglio, di segreteria politica, che rimetta in moto la macchina e agisca sotto la supervisione del presidente di Forza Italia, con l’aiuto magari di un vice e l’ipotesi del “triumvirato” per il Nord, il Centro e il Sud, ovvero la nomina di tre coordinatori con precise competenze territoriali per meglio garantire la rappresentanza delle varie anime interne azzurre.

I nomi più gettonati per avviare il nuovo corso sono sempre quelli di Antonio Tajani e Adriano Galliani. Per ora il rinnovo del partito si è limitato alla nomina del tandem rosa Bernini-Gelmini alla guida dei gruppi parlamentari, dell’ex direttore di Panorama Giorgio Mulè come portavoce unico dei gruppi e di Maurizio Gasparri come responsabile di Forza Italia per concordare e coordinare con gli alleati le candidature locali per le prossime amministrative.

L’ultima parola, come sempre, spetterà al Cavaliere, che «non punta mica a un azzeramento, per carità», assicurano a Palazzo Grazioli, ma a un rinnovamento, soprattutto, sul territorio. Non c’è nessuna intenzione di mandare in soffitta la sua creatura politica: «Il nostro futuro si chiama Forza Italia», assicurò l’ex premier quando nel marzo scorso uscirono delle indiscrezioni sul ricambio generazionale e organizzativo del partito.

Commenti

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  • Diego Fiumarella 7 Giugno 2018

    Per me, Silvio dovrebbe lasciare il posto a sua figlia Marina.

  • Enrico 6 Giugno 2018

    Leggo e trasecolo! Silvio fa ancora tanta paura. Benissimo. Rassegnatevi.

  • Luciano Vignati 6 Giugno 2018

    Se prima era un sospetto, ora è una certezza, Berlusconi è INAFFIDABILE, dal punto di vista imprenditoriale posso anche capirlo. In primis pensa alle sue aziende ed è umano il suo comportamento, ma non ci venga ancora a raccontare bugie perché se fosse stato interessato al bene degli italiani avrebbe fatto astenere i suoi deputati e i suoi senatori nelle votazioni della fiducia al governo, così come a fatto FdI (brava Meloni) lanciando un messaggio forte ai nemici, interni ed esterni degli italiani. Invece la sua megalomania, i suoi consiglieri rancorosi e le mezze tacche di cui ama circondarsi, stanno portando un ex grande partito alla disfatta. Mi piacerebbe esserci quando Brunetta andrà per aziende a cercarsi un posto di lavoro.

  • Giorgio Terrosi 6 Giugno 2018

    Ma per piacere !
    Ci vogliono facce nuove giovani che, vengano dalle professioni, dalle partite Iva,imprenditori
    Basta brunetta,bernini,Gasparri, Galliani ? .
    E berlusconi che taccia non si sa più come difenderlo.

    • Gianfranco 30 Giugno 2018

      La perfezione non è di questo mondo, come anche l’obiettività e la serenità di giudizio. Invece, dabbenaggine ed astio, sì! Vero, Luciano Vignali?

  • luca aldrovandi 6 Giugno 2018

    Il piano per la controffensiva potrebbe avere come sede logistica un buon “ricovero” , dove vengano trapiantati nuovi neuroni per sostituire l’ultimo -ormai deteriorato- del cavaliere.

  • gianfranco 6 Giugno 2018

    Tajani, Galliani, Bernini, Gelmini, Gasparri. Questi sarebbero i nuovi volti di Forza Italia? E perchè escludere Previti e il suo entourage romano (Sammarco, Pomarici, Cangemi ecc.), Lorenzin e compagnia cantando? E alla Ruby vogliamo dare una chance politica?

    • Gianfranco 30 Giugno 2018

      Vedi risposta a Vignali.

  • Angela 6 Giugno 2018

    Tajani e Galliani?e i giovani ?…mah!!!

  • Roberto 6 Giugno 2018

    Basterà avere pazienza. Quando si fonderà con la Lega ci penserà Salvini, lasciandogli un bel posto da Presidente.

  • stefano fontana 6 Giugno 2018

    Berlusconi, in vista del riposo eterno, ha cominciato a sognare.

  • alberto caioli 6 Giugno 2018

    Ti hanno dato meriti per la formazione questo Governo ma, come Mattarella, non ne avete alcuno! Stai attento che se continui così ti giochi le tue Aziende, il consenso che hai e il benessere futuro dei tuoi figli! Vai nella tua isola e lascia fare a Toti che, fra l’altro, hai messo te lì dove sta!

  • Massimo Biagetti 6 Giugno 2018

    Io penso che Berlusconi e FI siano al termine del ciclo vitale. Il rinnovamento l’ha già fatto la gente. Giorgia dovrebbe essere più decisa a lasciare berlusconi ed agganciarsi alla Lega.

  • Cristoforo 6 Giugno 2018

    …e in sicilia sino a quando Miccichè e compagnia cantando resteranno a capo del partito, se lo scorda di tprnare ai fasti di una volta. dopo 20 anni qui non è cambiato nulla. Silvio, o apri e rimescoli un mazzo di carte nuovo, o non avrai più voti da gestire.

  • emilio 6 Giugno 2018

    Da vecchio forzista “della prima ora” dico che non riconosco più gli ideali e le idee di F.I., ammesso che ve ne siano ancora. F.I. sembra aver dimenticato del tutto il legame con la gente e con ciò di cui la gente ha bisogno. Pare che stia provvedendo a questo la Lega, che ha anche rilevato i voti di F.I.. Però la Lega non è di ispirazione liberale…

  • Aldo Barbaro 6 Giugno 2018

    Per favorire il cambiamento sarebbe opportuno che proprio lui una volta per tutte si defilasse per sempre!

    • Gianfranco 30 Giugno 2018

      Son trascorsi millenni da quando il senato rappresentava la parte più saggia della politica. Non è così per alcuni, forse troppi, che ritengono l’età avanzata un fatto estremamente negativo, dove sia impossibile trovarvi cose positive per la comunità.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 6 Giugno 2018

    Lasciamo fare al Cavaliere. Basta che stavolta non ci tornino i giudici sinistronzi rompicosi…
    Mario Salvatore Manca

  • giorgio 5 Giugno 2018

    Adriano Galliani? ma chi, quel signore della partita milan- olimpique di marsiglia? e dei fari ?che tolse la squadra dal campo? scelta “eccellente” ma purtroppo catastrofica.

    • Giuseppe 5 Giugno 2018

      se mette Galliani, FI al 5%. Tajani? una brava persona, ma troppo vicina alla tecnocrazia UE

      • Gianfranco 30 Giugno 2018

        La sentenza arriva da un “emulo” di Re-Salomone! Probabilmente, uno che non sbaglia mai e sempre pronto a giudicare gli altri per condannarli senza appello. Consigliata una buona iniezione di giudizio e modestia.

    • Francesco 6 Giugno 2018

      Tajani?Ma se F.I. si è fatta superare dalla Lega proprio per aver candidato lui come premier?Comunque anche il comportamento di FdI non mi è piaciuto.FdI e Lega devono formare il nuovo partito Lepenista italiano e invece si stà perdendo molto tempo

  • B+P 5 Giugno 2018

    CHIAMA. . . E INCARICA PUTIN CHE FARA’ MEGLIO E PRIMA .

    • Silvia 6 Giugno 2018

      ottimo suggerimento