“Maometto a Milano”, il video vietato sulla storia gay ai tempi dell’Isis
È stato caricato su YouTube con l’avvertenza che le immagini “non vogliono urtare la sensibilità di nessuno, solo raccontare una storia di fantasia (ispirata da reali fatti di cronaca)”, il videoclip Maometto a Milano, terzo video estratto da Infedele, il nuovo album di Colapesce. Al centro c’è una storia d’amore fra due uomini nel contesto di un paese occupato dall’Isis. Nel video i due uomini si innamorano e scoperti vengono uccisi. «Ancora prima della sua uscita – racconta l’entourage di Colapesce – YouTube ha deciso di rendere visibile il video solo agli iscritti che hanno più di 18anni d’età». Per questo nuovo mini-film, Colapesce ha scelto di collaborare con Ground’s Oranges, il collettivo di videomaker catanesi capitanato dal regista Salvo Nicolosi (con questa sigla hanno realizzato alcuni dei videoclip italiani più apprezzati degli ultimi anni). Per la trama si sono ispirati ad alcuni fatti di cronaca realmente accaduti per arrivare poi a dare vita a una vicenda che invece è il frutto puro della loro fantasia.
Colapesce e il video
«Siete tutti felici, siete tutti risolti», recita il testo della canzone e non è possibile non notare il contrasto tra quelle parole e la forza pura e brutale delle immagini che scorrono sullo schermo. Il video vede un cameo straordinario di Lucia Sardo, vera e propria leggenda del teatro italiano e grande attrice cinematografica: tra i tanti ruoli interpretati nella sua carriera, indimenticabile quello della madre di Peppino Impastato – Luigi Lo Cascio – nel film di Marco Tullio Giordana I cento passi.