Maestra massacrata di botte stramazza a terra: bambini sotto choc
Schiaffi e pugni. Al volto e, soprattutto, alla testa. Pugni su pugni, fino a fare stramazzare al suolo la maestra, finita in ospedale dove è ancora ricoverata per un trauma cranico contusivo. È accaduto davanti alla scuola elementare di Napoli, “Giacomo Leopardi”. Una maestra descritta da tutti come una persona mite, equilibrata, coscienziosa. La maestra è stata accusata dalla madre di un bambino di essere stata brusca con il piccolo, di averlo strattonato tirandolo per un braccio e lasciandogli un livido. L’ennesimo episodio di violenza ai danni di una insegnanti è avvenuta davanti ai bambini che stavano per uscire da scuola.
I piccoli, spaventati sotto choc, si sono messi a piangere. Non dimenticheranno tanto facilmente la scena di vedere la loro maestra picchiata senza riguardo, con violenza. Tre persone, un bidello e due assistenti, sono dovute intervenire per bloccare l’aggressore, una donna poco più che trentenne, ora denunciata a piede libero per lesioni personali. I bambini della materna stavano per tornare a casa, i genitori li stavano andando a prendere in classe, quando è sopraggiunta una signora che ha cominciato ad inveire violentemente contro la maestra del figlio, accusandola di essere violenta e intimandole, soprattutto, di non permettersi di «toccare mio figlio». L’insegnante, 50 anni, è riuscita a stento a dire qualche parola, voleva spiegare che quel bambino a volte le dava filo da torcere, che non era un granché rispettoso delle regole della vita scolastica. Insomma, voleva parlare, spiegare. Ma non c’è stato il tempo.
La mamma dello scolaretto l’ha aggredita. «Dopo la sorpresa del primo momento, per difendere l’insegnante è intervenuto il personale di servizio», racconta il dirigente scolastico Dino Sangiorgio, che non nasconde la gravità di una situazione che travalica ormai la singola vicenda. «Siamo preda di una follia collettiva. Oggi la scuola ha perso ogni autorevolezza, ed è colpa di un sistema che ha dimenticato i valori legati all’istituzione e non mostra alcun rispetto per la scuola». La madre che ha aggredito la maestra ha riportato il bambino a scuola, e mentre la polizia la identificava e ricostruiva la dinamica dei fatti non si mostrava affatto pentita, anzi, si è fatta accompagnare da alcuni parenti, non meno aggressivi di lei.
Questi episodi sono solo da evitare e quindi in galera e buttare le chiavi delle celle,e vietare a questi alunni di frequentare qualsiasi scuola dello stato.solo così si possono fermare questi scellerati genitori.
POSSONO ESSERE EDUCATI I BAMBINI CHE OGGI VANNO A SCUOLA ,QUANDO SONO I PRIMI I GENITORI : MI RICORDO BENE QUANDO LE MAESTRE MI DICEVANO DAMMI LA MANO , E GIU” LE BOTTE ‘ ALLORA CERA UN GRANDE RISPETTO , ADESSO CE SOLO ANARCHIA E SOLO SCANDALI , BASTA VEDERE LE TV , FRA POCO VEDREMO TUTTO NUDO , E POI PAROLACCE . DOVE SIAMO ARRIVATI CHE SPETTACOLO , L”ISOLA DEI FAMOSI , IL GRANDE FRATELLO , POI CI LAMENTIAMO DEI RAGAZZI? LEGGETE LA BIBBIA LA SERA VI FA BENE?
Il bambino non è un bambino difficile ma cresce in una famiglia problematica.
Forse si dovrebbe considerare di seguire questa famiglia con psicologi ed assistenti sociali qualificati.
Il fatto è che i moti studenteschi del 68′ hanno generato dei figli di iena e di sciacallo che a loro volta hanno continuato a generare mostri simili, che da giovani frequentano i centri sociali e da grandi diventano delle autentiche belve.
codivdo penamente
Solito retaggio del 68
Perche’ non si parla mai dei danni immensi che ha provocato in Italia?
Perché a piede libero? colta in flagranza, arresto. Tutti questi guai colpa >50% dei giudici.
Non mi meraviglia piu’ nulla. La scuola dovrebbe essere piu’ protetta, forse organizzando ogni settimana incontri con i genitori dei bambini.
La madre in questione, da persona civile, avrebbe potuto denunciare la maestra, la giustizia avrebbe appurato la verità dei fatti. Purtroppo la gente è sempre più fuori di testa!
giudicare gli altri del proprio difetto è di noi umani…il figlio di queste persone diverrà come loro e ci sarà qualcuno di altro che si dovrà salvare da questo…
grande ’68!
Che schifo areestarla a dargli solo acqua il figlio dargli lezzioni di ubbidienza con una cinghia di cuoio.