Alla faccia degli esodati e della sua riforma, la Fornero va in pensione. Lei che può
Lei è un docente universitario, e in quanto tale, immune alla riforma da lei varata e imposta in veste di discussissimo ministro del Lavoro del famigerato governo Monti. Proprio così: l’ex titolare del dicastero di Via Fornovo, Elsa Fornero, asciugate le lacrime per i poveri esodati ridotti sul lastrico dalla contestata normativa pensionistica che porta il suo nome e concluso il suo rapporto con l’università di Torino, va in pensione, a poco meno di 71 anni di età. Del resto per lei, come per tutti i suoi colleghi professori universitari, la sua riforma no vale: c’è chi può, insomma, e chi non può. E lei – guarda caso – può…
La Fornero, immune alla sua riforma, va in pensione
«Voglio dedicarmi alla lettura e fare volontariato – annuncia e riporta il sito de la Repubblica –. Spero di poter curare l’orto e viaggiare di più insieme a mio marito». Del resto, come riporta il quotidiano diretto da Calabresi, «secondo gli ultimi dati forniti dall’Inps, l’importo annuo lordo medio di tutte quelle relativi ai docenti universitari come la Fornero è di circa 65.500 euro, cioè 3.300 euro nette al mese»: perciò ahivoglia a seminare fiorellini e fagiolini e a girare il mondo… Ai poveri mortali finiti sotto la mannaia della sua riforma, non andrà altrettanto bene però, e dopo il danno delle nuove norme inflitte dalla Fornero, arriva anche la beffa del paradosso per cui, la ministra, prima firmataria della legge sulle pensioni più contestata, quella che ha generato glie sodati e massacrato i pensionabili possibili, se na va in pensione libera di curare l’orto e di dedicarsi alla lettura, mentre chissà quanti suoi coetanei– travolti dagli obblighi della riforma da cui lei è esente – non possono fare altrettanto. dato che, come argomenta e giustifica lei setssa dalle colonne del Corriere della sera, «il limite massimo di età pensionabile dei docenti universitari era stato abbassato da 72 a 70 anni già una decina di anni fa. Noi non lo abbiamo toccato». Guarda caso… E così per lei comincia una nuova fase di vita: una nuova età dell’oro in cui dedicarsi, come confidato ai giornali in queste ore, «alla lettura e fare volontariato». Chissà se basteranno a farla rassegnare al fatto che la sua vituperata riforma
Curerà l’orto, leggerà e viaggerà con il marito…
Insomma, dopo il danno, la beffa, e poi, dopo le ultime dichiarazioni della ex ministra del Lavoro, la beffa si eleva addirittura al quadrato: cercando di arginare l’onda di polemiche che segue l’annuncio della sua pensione,la Fornero prova a giustificarsi anche dicendo che «avrebbe potuto ottenere la pensione già alla fine del mandato governativo» e che, in quel caso, «se avessi fatto domanda allora avrei ottenuto un assegno mensile più che doppio rispetto a quello che avrò da novembre, ma ho preferito continuare a insegnare»… Chissà se basteranno, giardinaggio, libri e una ricca pensione, a farla rassegnare al fatto che, come annunciato all’unisono da Di Maio e Salvini prima, durante e dopo la campagna elettorale – e da lei contestato – la sua vituperata riforma subirà modifiche e, ci si augura, veri e propri stravolgimenti…
Invece, se in lei ci fosse un po’ d’amor patrio, come lo ha fatto vedere nel 2011, dovrebbe devolvere oltre meta’ della sua pensione a coloro cui ha rovinato completamente la vita.Che tristezza…………………………………
Ha rovinato la vita a tutti ipocrita piagnucolona e….lascio all immaginazione
Bene .
Alla sua età ha tutto il diritto di andare in pensione.
Ma questo giornalista sa di cosa sta parlando o vuole far passare un messaggio completamente distorto? La Fornero va in pensione a 71 anni, cioè a un età MAGGIORE di quella prevista dalla sua riforma (ora circa 67 anni). Il fatto che la sua riforma non valga per i docenti universitari non è certo un loro vantaggio anagrafico, semmai è il contrario. Se vogliono possono andare in pensione dopo i 67 anni anni, ma con pesanti decurtazioni: Lei non lo ha fatto continuando a lavorare e non vedo dove sia il problema.
Inqualificabile, semplicemente inqualificabile.
Se riusciremo a cambiare la legge sulle pensione mettendo un paletto (di buon senso) alle più elevate, ricordiamoci di questa “signora” che eterodiretta ha impoverito (qualcuno si è suicidato) interi segmenti di lavoratori (e le loro famiglie) senza, dico senza nessun vantaggio!!!!
Si perchè questo è il risultato non c’è alcun vantaggio a ridurre la spesa pubblica (ora lo dicono anche chi ci ha mentito per anni) anzi la spesa pubblica è a vantaggio (è una posta positiva) del Pil!!!!
Ricordiamoci di lei e di loro, mi sembra giusto tentare di ripristinare la dignità di tutti (specialmente di chi ha lavorato per decenni) facendo chiarezza ma facendo anche nomi e cognomi e laddove si intraveda la malafede facendo anche dei processi ai protagonisti di questo danno enorme all’Italia ed agli Italiani
Che schifo. In prigione!
Brutta e spelacchiata cornacchia!!! Gentile redazione, una preghiera, fateci sapere quanto prenderà di pensione, poi vediamo se ha lacrime per piangere, magari non gli basterà