Vodafone, mai più telefonate selvagge e sms: il garante dà l’altolà
Finalmente. Vodafone non potrà più inviare sms o effettuare chiamate per finalità di marketing a chi non abbia manifestato uno specifico consenso o abbia addirittura chiesto di non essere più disturbato con offerte commerciali. E’ la decisione adottata dal Garante all’esito di un’indagine “decisa sulla base delle innumerevoli segnalazioni ricevute da persone che lamentavano la continua ricezione di offerte commerciali indesiderate da parte della compagnia e dei suoi partner commerciali”, sottolinea una nota.
Illeciti e violazioni della privacy
Inoltre la società telefonica dovrà ridefinire le proprie procedure interne nella gestione dei dati utilizzati per le campagne promozionali. Grazie alle verifiche ispettive effettuate e alla documentazione richiesta alla società, l’Autorità, leggiamo nella nota, ha potuto accertare che, nel corso dei 18 mesi presi in considerazione per l’indagine, sono state effettuate nell’interesse di Vodafone fino a 2 milioni di telefonate promozionali e inviati circa 22 milioni di sms senza un valido consenso degli interessati. E’ francamente intollerabile. Le anomalie e i trattamenti illeciti rilevati riguardano sia clienti attuali, sia quelli potenziali, sia quanti avevano cambiato compagnia. Le offerte commerciali indesiderate venivano rivolte ad utenti che non avevano fornito il consenso al trattamento dei propri dati personali per finalità di marketing, ma anche a coloro che avevano espressamente chiesto di non essere più disturbati o di veder cancellati i propri contatti dai database di Vodafone e dei call center coinvolti.
Vodafone si difende
Vodafone rende noto che “a seguito delle verifiche ispettive relative alle condotte realizzate nel periodo gennaio 2016-giugno 2017″, ha già “messo in atto, a partire dall’estate 2017, misure volte ad evitare contatti indesiderati nei confronti della clientela”. “Vodafone, attualmente impegnata in un articolato programma di adeguamento alla nuova normativa europea intende infatti garantire una piena conformità alle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali”.