«Non può avere due madri»: l’anagrafe dice no a coppia omo. E scoppia il caso
«Niccolò Pietro non ha due madri». A dirlo è l’ufficio anagrafe del Comune di Torino. Niccolò, figlio di Chiara Foglietta, consigliera comunale di Torino, e Micaela Ghisleni, è venuto al mondo il 13 aprile ma quando le due mamme si sono recate all’Ufficio anagrafe presente al Sant’Anna per registrare la nascita del bambino, il Comune non solo ha rifiutato di ricevere il riconoscimento del figlio da entrambe le madri, ma anche di ricevere la dichiarazione, da parte della sola Chiara, che il figlio è stato concepito a seguito di tecniche di procreazione mediamente assistita di tipo eterologo con gamete maschile di donatore anonimo, come peraltro indicato in tutta la cartella clinica”. A sottolinearlo in una nota il legale trentino che sta seguendo la coppia omo, Alexander Schuster.
Immediatamente è scoppiato il caso politico. In grande imbarazzo la sindaca Appendino, che prova a la arsene le mani: «La legge – dice- al momento non prevede il riconoscimento dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali nati in Italia. Personalmente sono favorevole e disponibile a procedere con la registrazione, ma in un contesto di vuoto normativo quale quello attuale potrebbe non essere garantito il diritto tanto dei genitori quanto dei figli». La sindaca di Torino dice tutto per dire niente.