Macron zerbino degli Usa sulla Siria. Con la speranza di passare alla storia

12 Apr 2018 16:06 - di Tano Canino

Macron muore dalla voglia di passare alla storia. Perciò vuole essere attivo e presente sullo scenario siriano. Gli prudono le mani al giovane Emmanuel. Ma soprattutto gli preme mostrarsi prono ai voleri statunitensi. E così a Washington, non avendo più a disposizione Colin Powell, hanno deciso di accontentarsi dei servigi del presidente francese. Che diligente e servizievole ha subito rivelato in una intervista a Tf1 di avere “le prove che armi chimiche, quanto meno cloro, sono state utilizzate dal regime di Bashar al Assad“. Né più né meno della clamorosa bugia regalata al mondo dall’ex segretario di Stato di G.W. Bush. Bugia che poi produsse il disastro irakeno e il terrorismo jihadista. Una lezione che il presidente francese, come fu per il suo predecessore Sarkozy in Libia, mostra di non aver ben compreso. Ma tant’è. Anche perché a stare sdraiati a tappetino è difficile dire e pure capire. Ma la voglia di esserci è così opprimente per il maritino di Brigitte che, ad esempio, nonostante nessuno avesse formulato dubbi in proposito, si è sentito in dovere di ribadire di essere in contatto quasi quotidiano con Donald Trump, sottolineando che vi saranno “delle decisioni da prendere nei tempi desiderati, quando questo sarà più utile e più efficace”. Insomma, vuole passare alla storia, Macron. E vuole farlo dalla parte giusta e dalla porta principale. Con gli amici americani e le loro bombe intelligenti. Ordigni da sempre miranti al bene comune e al progresso dell’umanità: come testimoniano le vittime delle centinaia di conflitti che gli Usa hanno scatenato nel mondo dalla fine della seconda guerra mondiale e dallo sganciamento di quei due affettuosi confetti nucleari sulla popolazione del Sol Levante. Ecco: fino a quando ci sarà un cattivo sulla faccia di questa terra potete essere certi che ci sarà sempre un presidente francese che, ben imbracato agli americani, cercherà di ottenere la sua visibilità punitiva. In passato l’hanno fatto tutti gli inquilini dell’Eliseo, in Medio Oriente come in Africa. Foraggiando prima, sponsorizzando poi e attaccando infine: volete che non ci provi anche Macron?

 

 

 

Commenti

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  • Andrea 12 Aprile 2018

    Purtroppo c’è poco da scegliere o zerbino di Trump o zerbino di Putin , se non è zuppa è pan bagnato.L’ unica cosa certa è che per ora sarà la martoriata Siria e suoi piccoli innocenti a pagare il prezzo più alto.Io consiglierei ai due superpazzoidi di acquistare due scatoline di soldatini di plastica e di giocarci insieme come abbiamo fatto tutti da bambini magari in un centro sicuro e specializzato di igiene mentale.