Il Pd accende il forno per Di Maio. Salvini: un altro mese così e si torna al voto
In attesa che, come annunciato, Luigi Di Maio chiuda definitivamente il forno di Salvini, il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, annuncia tre misure che per tempismo e contenuto sono più che adatte a far da lievito qualora il M5S decidesse di impastare il pane nel forno dei renziani: ampliamento del Rei (reddito di inclusione), una sorta di antenato del reddito di cittadinanza vagheggiato dal M5S, introduzione dell’assegno universale per le famiglie con figli e salario minimo legale. Un’esca succulenta al punto giusto e lanciata al momento buono per costringere uno stressato Di Maio ad abboccare senza troppe resistenze.
Dal Pd tre proposte assistenzialistiche
Tanto più che Salvini, teoricamente la “prima scelta” nella gerarchie delle preferenze grilline sembra davvero poco impressionato dalla ritorsione annunciata dal capo pentastellato stante la propria indisponibilità a disfarsi del centrodestra e di Silvio Berlusconi: «C’è chi chiude il forno, c’è chi cura l’orto!», è la replica da lui diffusa, via Instagram, attraverso una foto che lo ritraeva in mezzo al verde. Ma il leader della Lega non si fa spegnere il cerino tra le dita e su Facebook scrive: «Sono ottimista penso che ci sarà un governo a guida centrodestra con la collaborazione, spero, del M5S. Poi se tra un mese tirano ancora a campare, allora tanto vale tornare a votare». Il governo, insomma, può attendere con buona pace degli sforzi che il presidente Mattarella sta compiendo sin dall’indomani del giorno dalle elezioni, ma anche di una sempre più incandescente situazione internazionale a circa duemila chilometri dalle nostre coste.
Forza Italia a Salvini: «Non c’è tempo da perdere»
Il copione prevede ora l’assegnazione dell’incarico a formarlo da parte del Quirinale. Ma anche in questo caso albergano poche certezze. Innanzitutto, sarà un incarico o un pre-incarico, Quale profilo privilegerà Mattarella? E, soprattutto, verso quale formula di governo si indirizzerà l’incaricato? Interrogativi che restano sospesi a mezz’aria. «Non c’è altro tempo da perdere», avverte a nome di Forza Italia, la capogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini. Un messaggio rivolto principalmente all’alleato Salvini, cui attribuita l’intenzione di voler posticipare ogni decisione alle urne di Molise e Friuli Venezia Giulia, che saranno aperte rispettivamente il 22 e il 29 aprile. Prova a fare una sintesi su Tweet il ministro Carlo Calenda: «Governo di tutti rischia di essere di nessuno (vero). Governo Lega-M5s è pericoloso (giusto). Governo Pd M5S sbagliato (sono d’accordo). Pd non può stare alla finestra (vero). E quindi che si fa? Ai posteri l’ardua sentenza».
basta con questi proclami all’urgenza di fare (come dettato dalle banche)
l’euro-pa s’inventi qualcosa di nuovo, l’asse m5s – PD – Tajani
è quanto di peggio si possa concepire per affondare definitivamente una gloriosa Nazione come l’Italia, gli Italiani pur stanchi, anzi stufi (sanno chiaramente chi ha tradito servo di governi e banche stranieri) non hanno fretta ma dopo tutto il male fatto in questi ultimi 10anni sanno aspettare per voltare, realmente, pagina in politica interna ed estera anche riflettendo meglio su alcune alleanze molto lontane, se non antitetiche, agli interessi Nazionali Italiani, On.le Meloni, coraggio! più coraggio lei che è intrisa di buon senso e lungimiranza.