«Hai il botulino nel cervello e piacevi ai fascisti». Baglioni non ci sta e querela Ricci
«Il botulino gli intoppa i ragionamenti nel cervello. Era il cantante preferito dei fascisti, dei La Russa, dei Gasparri. In uno spettacolo dissi anche che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese». Commenti sarcastici, a detta di Antonio Ricci, inventore e anima di “Striscia la notizia”. Offese, a giudizio di Claudio Baglioni, soprattutto nella parte del botulino ma anche in tutta una serie di dichiarazioni sprezzanti sulla carriera del cantante, recentemente impegnato nella conduzione del festival di Sanremo. Antonio Ricci aveva parlato al Corriere della Sera a pochi giorni dalla partenza della kermesse canora. «Sono cresciuto nel ’68, gli anni della protesta, gli anni di Tenco e Paoli, di Guccini e De André… Poi arriva questa melensa creatura dalla maglietta fina che canta passerotto non andare via… Purtroppo il Festival ha perso l’aria torbida che aveva un tempo, è diventato uno spettacolo televisivo. Vent’anni fa quando inquadravano le prime file c’erano solo esponenti della criminalità organizzata, percepivi l’idea precisa di cosa poteva essere il carcere di San Vittore…». Il duello Ricci-Baglioni finirà dunque in tribunale: a fare chiarezza sarà la procura di Roma, che ha già aperto un fascicolo affidaro al pubblico ministero Rosalia Affinito. E Baglioni, fuori dalle aule? Ai tempi del festival scelse di tacere. «Rispondere? Lo farei, ma ho cose più importanti da fare nei prossimi giorni». Ora parleranno le carte giudiziarie.
In effetti ci piaceva.
Ben fatto Baglioni nn sei tra i cantanti che mi piacciono ma il sig. Ricci si guardi un attimo dentro casa lui amico intimo dell’ex ministro Scaiola che nn mi pare sia un vanto
Ricci, come sempre, risulti essere un emerito c*****. sessantottino e te ne vanti?? sei povero e nel tuo cervello c’e davvero polvere.