Il video osè di una 17enne a una festa in pasto alle chat della scuola
Ancora violenza digitale: il video osé di una 17enne a una festa, filmata a sua insaputa in atteggiamenti intimi, viene postato e condiviso sulle chat della scuola. Ora, se episodi come questo, che imperversano sul web e dominano la cronaca quotidiana, siano il drammatico esito di un fallimento educativo o semplicemente frutto di un vuoto etico che attanaglia le nuove generazioni, incrudelendone gli atteggiamenti in nome di scelte che generano e giustificano la cannibalizzazione adolescenziale, poco conta: resta il fatto che, la notizia riportata dal Messaggero online ancora in queste ore, dell’ennesima vittima di bullismo digitale, una 17enne, filmata in atteggiamenti intimi con un ragazzo durante una festa coi compagni di scuola, rilancia in primo piano il problema della violenza virtuale, dell’aggressività digitale, del cyberbullismo che incalza e che, troppo spesso, ha già dato finora tragici esiti.
Postano e condividono il video osé di una 17enne a una festa
Dunque, ancora una volta, l’ennesimo video hard diffuso in rete all’insaputa delle vittime, macina like e supera i record delle divulgazioni. Ancora una volta la ragazza vittima dell’affronto digitale è all’oscuro di tutto, fino all’ultimo. Ancora una volta gli autori del vile gesto possono nascondersi in quell’area grigia del web che garantisce loro, almeno all’inizio, coperture e anonimato. E così, come riferito dal quotidiano capitolino, «una festa tra compagni di classe in un appartamento del Centro storico, due fidanzatini che si mettono in disparte su un divano, in atteggiamenti intimi. Poi, un video osé, fatto a loro insaputa, che rimbalza senza freni nelle chat di tutta la scuola e addirittura si diffonde in altri istituti. La protagonista del filmato è una minorenne: ha diciassette anni. Quando ha scoperto che tra i corridoi dell’istituto – uno dei licei del I Municipio – tutti parlavano del video hard di una coetanea, non immaginava nemmeno»… di essere lei la protagonista di turno dell’ultimo agguato virtuale, dell’ultimo episodio di bullismo digitale, dell’ennesimo atto di cyberbullismo, un fenomeno noto purtroppo già da numerosi anni e in costante aumento. L’ultima dimostrazione di quanto sia facile per i virtual offender costruire con pochi passaggi un quadro di sopraffazione intenzionale: c’è una vittima, ci sono i social, tutto rimbalza sulle chat. Un meccanismo drammaticamente oliato, che può distruggere una persona; che sicuramente intacca profondamente autostima e sicurezza in sé. Che, sempre più spesso, ultimamente ha registrato diverse vittime arrivate, alla fine di un estenuante calvario, mediatico e giudiziario, a estreme conseguenze…
Sono le spregiudicate azioni che danno lo ”spessore” della bimba! Se poi lo fa praticamente in mezzo ad una festicciola di ragazzi vuol dire che la bambina non ha capito in mezzo a chi è!
Si dimostra con centinaia di questi casi, che non sono solo i maschi che ragionano con la ‘testa che è in basso’ che gli istinti sono comuni ai due generi, devono essere ricondotti nell’educazione familiare dei costumi che in alcune famiglie evidentemente sono anch’essi deboli.