Duplice attentato kamikaze a Kabul: 29 morti, tra loro anche 8 reporter. L’Isis rivendica
Il fragore del boato che ancora deflagra. L’odore acre dell’esplosivo. Il fumo che annebbia l’aria e la rende irrespirabile: è cominciata così la giornata di Kabul, con due esplosioni consecutive avvenute questa mattina nella zona di Shash Darak. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa locale ToloNews, che cita fonti ufficiali afghane, la prima deflagrazione ha scosso il distretto diplomatico verso le 8:00 ora locale, dopo che un attentatore suicida in sella a una moto si è fatto saltare in aria nei pressi del dipartimento della Direzione nazionale della sicurezza (Nds). Poi la seconda esplosione, avvenuta sulla scena della prima circa 20 minuti dopo l’arrivo del personale di emergenza e dei giornalisti nell’area. Almeno un reporter è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti. E come si è ipotizzato da subito, è dell’lsis la rivendicazione del duplice attacco che stamani ha insanguinato la capitale afghana Kabul: la conferma arriva dall’agenzia di stampa Dpa, che ha dato notizia di un messaggio diffuso dal gruppo tramite Telegram, in cui si afferma che la strage è stata opera di due attentatori suicidia arruolati tra le fila dei terroristi jihadisti.
Duplice attentato a Kabul: 29 morti, di cui 8 reporter
E allora, 7, poi 15, poi 21, ora 25: la drammatica conta delle vittime del duplice attentato dinamitardo a Kabul continua a far salire il bilancio delle vittime dell’ennesima strage nella capitale afghana. Le ultime notizie riportate dalla tv Tolo e confermate da funzionari governativi afghani, parlano infatti di almeno 25 morti e 49 feriti nel duplice attacco di questa mattina. E come anticipato, almeno per un caso, tra le vittime ci sarebbero anche alcuni giornalisti: sei, secondo la tv satellitare al-Jazeera, mentre l’Afghan Journalist Safety Committee (Ajsc) riferisce di almeno sette reporter rimasti uccisi. Stando ai media afghani, un fotografo dell’agenzia di stampa Afp, Shah Marai, sarebbe di sicuro fra le vittime insieme a un cameraman di Tolo e a due reporter di 1TV. Infine, Wahidullah Majroh, portavoce del ministero della Salute di Kabul citato dall’agenzia di stampa Dpa, ha confermato che è morto anche un giornalista di Radio Free Europe (Rfe), Ebadullah Hananzai. Secondo l’Ajsc, le altre due vittime sarebbero giornalisti di radio Mashal.
Giornalisti uccisi mentre lavoravano sulla prima esplosione
E anche Al-Jazeera ha confermato che un fotografo del suo gruppo è rimasto ferito. «La seconda esplosione è avvenuta mentre i reporter e i cameraman lavoravano per dare notizie» sul primo attacco, ha spiegato il giornalista di Tolo Gulabuddin Ghubar. Gli attacchi sono stati messi a segno nella zona di Shash Darak, poco lontano dal quartier generale della Nato, nei pressi di una sede dei servizi afghani. E il sangue di vittime innocenti continua a scorrere per le strade della capitale afghana…