Alfie non vuole morire. I medici inglesi costretti a riattaccargli il respiratore
Respira da solo da 10 ore, quando per ordine del giudice gli è stato staccato il respiratore artificiale, Alfie, a cui questa mattina presto sono stati concessi acqua e ossigeno. A riferirlo è l’associazione umanitaria Steadfast onlus, che sta seguendo la vicenda del piccolo ricoverato all’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, per una grave malattia neurodegenerativa. La spina, dunque, è stata staccata ieri sera. Ma non si fermano i tentativi messi in campo, da più parti, per salvare Alfie e cercare ditrasferirlo in un ospedale italiano, dopo che gli è stata concessa la cittadinanza nel nostro Paese. L’associazione dice di essere «in contatto con la Farnesina e tutta la diplomazia italiana si sta muovendo. Gli avvocati sono tutti al lavoro». Al bimbo, al momento, non è stato permesso di «venire in Italia perché poteva morire nel viaggio».
La mamma su Fb: “Alfie è un piccolo guerriero”
Durante la notte, i genitori lo hanno «aiutato con la respirazione bocca a bocca». Dopo che gli era stato staccato il respiratore da qualche ora, il bimbo ha avuto una crisi, ma – riferisce l’associazione – i medici dell’ospedale si sono rifiutati di dargli l’ossigeno, come prevede il protocollo in corso. Ma il piccolo è un guerriero. E alla fine, da Liverpool arriva una buona notizia: «Alfie è stabile, ha un buon colorito e sta vicino alla sua mamma». Al momento del distacco del respiratore, ieri sera, ci sarebbero stati 30 poliziotti nella stanza del bimbo in ospedale.
Meloni: “Alfie resiste nonostante giustizieri e luminari”
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha commentato su Fb la situazione al limite del grottesco: «Lo hanno staccato dalle macchine come da “protocollo” ma, con buona pace di giustizieri e luminari che lo hanno condannato a morte, Alfie ha continuato a respirare da solo per tutta la notte».
non capisco perche’ diate notizie false. Alfie non e’ stato “riattaccato al respiratore” perche’ la ventilazione invasiva e’ reputata controindicata,e a ragione. Vi ricordo che anche l’Italia ha ratificato la Convenzione di Oviedo che vieta espressamente trattamenti invasivi e dolorosi in situazioni prive di speranza. Vergognatevi.
dai Alfie, non mollare !!!!!! ti siamo vicini