Albanese: Cetto La Qualunque non è una parodia di Berlusconi (video)
”Qualunquemente non è satira politica. Tra l’altro io sto alla politica come Polifemo sta allo strabismo. La satira ride degli altri, io mi sento più umorista, cioè rido con gli altri. Il personaggio di Cetto La Qualunque è quindi puro umorismo, non ho mai pensato di fare il verso a Berlusconi né ad altri”. ‘Qualunquemente’ è il film che ha preceduto la Masterclass di Antonio Albanese, moderata da Marco Spagnoli e animata dalle tante domande rivolte all’attore da alcuni degli spettatori che hanno affollato stamattina il Teatro Petruzzelli per ascoltare il comico attualmente sugli schermi con la sua ultima regia, ‘Contromano‘. Tornando al personaggio del politico spregiudicato del film diretto da Giulio Manfredonia, Albanese ha ricordato come ‘Qualunquemente‘ fu invitato a suo tempo al Festival di Berlino, per la sezione Panorama e che durante la proiezione non rise nessuno. ”Pensavo: secondo me almeno una risata te la fai anche se hai una malattia grave! E invece niente. Alla fine, però, scoppiò un applauso fragoroso. Nel dibattito che seguì, poi, uno spettatore tedesco si alzò e mi disse: ‘Non ho mai visto nulla di più drammatico!’. E lì ho riso io.” Il personaggio di Cetto La Qualunque è nato, come diversi altri, nel programma televisivo ”Non c’è problema”. ”L’abbiamo inventato scherzando con un amico di origini calabresi, mentre la mia famiglia è originaria della Sicilia. Avevamo il desiderio di raccontare un Sud che non è mai cambiato. È un personaggio che ancora mi diverto a riprendere in teatro, come pure tutti gli altri, da Epifanio (che è stato il primo e quello cui sono più affezionato) ad Alex Drastico, da Perego al Sommelier e a Alain Tonné”.