«Tagliate le teste»: così il prof dell’Isis “educava” i bambini a Foggia (video)
«Vi invito al jihad. A combattere i miscredenti, i crociati, gli ebrei, gli atei, i tiranni arabi e i loro eserciti. Con le vostre spade tagliate le loro teste, oppure sparate con i vostri proiettili, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria i loro corpi e non dimenticate le bombe esplosive». Così si rivolgeva ai bambini che gli erano affidati Mohy Eldin Mostafa Omer Abdel Rahman, l’egiziano di anni 59, residente a Foggia, arrestato per terrorismo e considerato affiliato all’Isis. L’uomo nella sua qualità di responsabile dell’associazione culturale ”Al Dawa”, si occupava tra l’altro anche di tenere per i bambini egiziani di seconda generazione lezioni, il cui tenore è stato svelato dagli inquirenti grazie all’indagine denominata proprio “Bad teacher”.
Materiale dell’Isis e aiuto ai foreign fighters
L’uomo, al quale sono stati sequestrati beni per 370mila euro di provenienza oscura, in quanto non giustificabili con i redditi dichiarati, è sospettato tra l’altro di aver ospitato nel suo centro culturale, di fatto una moschea abusiva, il foreign figther ceceno Eli Bombataliev, poi arrestato il 5 luglio dell’anno scorso dalla Polizia di Stato di Bari, nell’ambito dell’operazione “Caucaso Connection”. Le indagini hanno consentito di ricostruire le navigazioni web a contenuto apologetico di Abdel Rahman, ambito in cui l’indagato fin dal 2015 avrebbe esaltato le azioni violente dell’Isis. Inoltre, è stata documentata, secondo gli investigatori, la disponibilità di copioso materiale di propaganda proveniente dagli organismi ufficiali di informazione dell’Isis, che proverebbe la sua adesione al gruppo terroristico, come ad esempio i video degli appelli di Al-Baghdadi e alcuni filmati contenenti immagini di bambini, arruolati dall’Isis, mentre compiono azioni violente.