Latina, per l’addio ad Alessia e Martina a Cisterna sarà lutto cittadino
Sarà lutto cittadino a Cisterna di Latina il giorno del funerale di Alessia e Martina, le sorelline di 13 e 7 anni uccise ieri dal padre, il carabiniere Luigi Capasso, con la stessa arma con cui prima aveva ferito gravemente la moglie Antonietta Gargiulo e poi si è tolto la vita. La data dei funerali delle bambine non è stata ancora fissata, anche se a quanto si apprende non sarà effettuata l’autopsia.
A Cisterna di Latina cittadini «increduli»
La decisione di indire il lutto cittadino è stata presa dal Commissario straordinario Monica Ferrara Minolfi, che in questo modo «ha voluto interpretare lo sgomento e il dolore della comunità cisternese e ha annunciato l’indizione del lutto cittadino in occasione dello svolgimento dei funerali delle bambine». «Ho preferito il silenzio alle parole. Ho lasciato il posto alla preghiera e alla riflessione nel momento di forte dolore della comunità rappresentata», ha detto il commissario, sottolineando che «Cisterna di Latina si sveglia incredula e soprattutto affranta». «Il pensiero oggi va alla mamma dei due piccoli angeli e mi stringo al dolore dei familiari e a quanti – ha proseguito Minolfi – hanno conosciuto questa giovane famiglia. In concomitanza con i funerali sarà proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto e di riflessione per quanto accaduto e che ha sconvolto un’intera comunità».
Capasso era stato ascoltato da due psicologi
Intanto viene confermato che Capasso era stato ascoltato dagli psicologi, almeno due. L’appuntato scelto era stato visitato una prima volta presso la scuola sottufficiali dei carabinieri di Velletri, quando era stato trasferito in Caserma, dove era stato ospitato dopo aver lasciato la casa familiare, e una seconda volta presso la Asl. Nessuno degli psicologi tuttavia aveva ritenuto che il carabiniere non fosse idoneo a svolgere la sua professione e a possedere un’arma di ordinanza.