Berlusconi: no a nuove elezioni, sì a un governo di responsabilità

12 Mar 2018 9:54 - di Redazione

E’ destinata a far discutere l’intervista di Silvio Berlusconi al quotidiano La Stampa sui futuri scenari di governo. Un’intervista in cui il leader di Forza Italia evoca un governo di centrodestra ma appoggiato da tutte le forze responsabili che hanno ottenuto un consenso importante, Pd compreso.

“Gli italiani – spiega Berlusconi – hanno deciso di dare una maggioranza al centrodestra, ma anche di non assegnare ad alcun partito o coalizione la forza di governare da sola. Ciò significa due cose: che il centrodestra ha il diritto ma soprattutto il dovere di guidare il prossimo governo, e che nessuno, fra chi ha ottenuto un consenso importante dagli elettori, può pensare di non farsi carico della necessità che il Paese sia governato”.

Alla domanda se esiste un piano B nel caso in cui Salvini non dovesse trovare i voti necessari per sostenere un suo governo Berlusconi risponde: “Preferisco non prendere in considerazione ora questa ipotesi, perché le subordinate indeboliscono la principale, e comunque richiederebbero l’accordo di tutta la coalizione di centrodestra. Ma io credo che responsabilità significhi prendere atto del fatto che Salvini è il leader del partito più votato all’interno della coalizione più votata. Significa anche la consapevolezza del fatto che nuove elezioni sarebbero allo stesso tempo un pessimo segnale per la democrazia e una strada probabilmente non risolutiva. Meglio, molto meglio perdere qualche settimana per un buon governo, se possibile, che mesi in una nuova campagna elettorale”.

Ancora, Berlusconi esclude un governo Lega-M5S:Non vedo come una forza della nostra coalizione possa immaginare di collaborare al governo con i Cinque Stelle. Escludo che la Lega possa fare una scelta così in contrasto con i suoi stessi elettori”. Un monito che è diretto anche a Salvini, il quale pensa a un accordo con i pentastellati sulla presidenza delle Camere. Accordo sul quale Berlusconi non sembra affatto in sintonia: “Il risultato elettorale non consente alcun automatismo. Le presidenze delle due Camere, soprattutto in una situazione complessa come questa, devono essere figure di alto profilo istituzionale e di garanzia per tutti. Non si può ridurre la questione a delle caselle da riempire nell’ambito di un equilibrio politico complessivo. Naturalmente Forza Italia è in grado di esprimere figure perfettamente adeguate a questi ruoli. Il tema non è porre noi una candidatura: il centrodestra dovrà fare una riflessione complessiva al proprio interno, e per proporre unitariamente una soluzione di alto livello”.

 

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