Massima allerta per la visita di Erdogan a Roma: in campo 3500 agenti

1 Feb 2018 18:07 - di Redazione

Massima allerta nella Capitale per l’arrivo del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Saranno circa 3.500 gli agenti delle forze dell’ordine impiegati in occasione della visita ufficiale del 4 e 5 febbraio a Roma del presidente turco. L’assetto sarà di massima sicurezza con l’impiego di reparti speciali per le “zone ravvicinate”. Le bonifiche nelle aree interessate dalla visita scatteranno diverse ore prima dell’arrivo del presidente, in programma domenica sera, che viaggerà su itinerari con strade chiuse al traffico. Il corteo presidenziale si muoverà su corridoi prefissati, ciascuno dei quali con varie alternative, che verranno scelti all’ultimo momento in base alle esigenze di sicurezza. Attivate anche le squadre Nucleare biologico chimico radiologico (Nbcr) dei vigili del fuoco. Qualsiasi manifestazione sarà vietata in un’ampia area di sicurezza chiamata “green zone” che si snoderà nel centro storico fino alla zona di San Pietro e del Quirinale, ha fatto sapere la Questura.

Massima allerta per la visita di Erdogan

Intanto da Ankara confermano l’incontro di Erdogan con papa Francesco e il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede. Al centro dei colloqui i rapporti bilaterali, gli ultimi sviluppi su Gerusalemme, la crisi umanitaria in Siria e la lotta al terrorismo, la xenofobia e l’islamofobia, come spiega il comunicato diffuso da Ankara. La visita di Erdogan in Vaticano sarà la prima di un presidente turco in 59 anni. Dopo la visita presso la Santa Sede  il presidente turco incontrerà a un pranzo di lavoro il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il primo ministro Paolo Gentiloni. Durante l’incontro si discuterà della collaborazione in vari ambiti, compreso quello politico, economico e dell’industria della difesa, come dichiara l’ufficio stampa della presidenza turca. Al centro dell’incontro anche gli ultimi sviluppi in Siria, Iraq e Libano, la questione di Gerusalemme dopo il riconoscimento del presidente americano Donald Trump come capitale di Israele, i rapporti tra Turchia e Unione Europea (Ue), la collaborazione contro il terrorismo e l’immigrazione illegale. «L’Italia, nostro partner strategico e alleato con il quale abbiamo rapporti eccellenti, è anche uno dei principali partner economici del nostro Paese. Per questo si prevede che il presidente Erdogan incontrerà anche dirigenti delle principali aziende italiane durante la sua visita a Roma», si legge in un comunicato della presidenza turca.

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